Storia di Zhentil Keep

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Storia completa della città

Thargate Keep:

Zhentil Keep è stata la prima città umana ad essere costruita nella zona a nord del Mare della luna ed è diventata la più ricca e potente area abitata del luogo, rivaleggiando con Suzail e le città della Sembia. Un tempo era chiamata Thargate Keep, poiché è situata tra le Heartlands e il Thar. Il metallo che viene estratto a nord del Mare della luna e che viene lavorato in merci finite e vendute in tutto il territorio, ha reso ricca Zhentil Keep nel corso della sua storia. Settecento anni fa, Zhentil Keep era un campo minerario e commerciale sulla parte nord della bocca del Tesh. Essa non aveva capi, nè aveva abitanti fissi. I capi delle carovane imponevano la loro autorità con le armi e gli uomini che comandavano; uomini che molto spesso venivano ritrovati uccisi dagli attacchi di ogre, orchi, troll ed altre creature che di notte razziavano i campi non fortificati in cerca di facili prede. La città sarebbe rimasta così, se non fosse stato per la sua avida ambizione.

Flostren's Hold:

Cento anni dopo, un intraprendente navigatore del Chancelgaunt decise di costruire un porto ed un deposito di pietra. Fu un'impresa considerevole dal momento che la struttura venne costruita molto lontano dalle terre civilizzate, e ben sapendo che il suo investimento richiedeva protezione, il navigatore alzò un terrapieno attorno al neo-nato insediamento. Quest'uomo, Orlephar Flostren, fu abbastanza astuto da non aspettarsi solamente banditi e rivali senza scrupoli all'attacco della sua nuova fortezza (oltre agli orchi e gli ogre che infestavano l'area), ma sapeva che il successo sarebbe arrivato solamente con l'ordine. Assunse delle guardie mercenarie, non solo per proteggere i lavoratori che stavano costruendo il posto (che venne poi chiamato Flostren's Hold), ma anche per difendere le mura, controllare le strade e pattugliare l'area circostante. Nella primavera successiva, una dozzina di mercanti sembiani, piacevolmente sorpresi dal fatto che Flostren's Folly (com'era anche chiamata) fosse ancora in piedi, offrirono a Flostren 240 mila pezzi d'oro (una grande somma in quel periodo) per i diritti del sito e delle zone circostanti. Flostren accettò, anche se non aveva mai rivendicato legittimamente quella zona. Egli morì ricco e felice, per cause naturali, ventisette inverni dopo, lasciando il grosso della sua ricchezza nascosto da qualche parte in Sembia (Non fu mai ritrovato, sempre che i locali dicano la verità). Il consorzio dei mercanti iniziò un energico programma di costruzione. (I dodici mercanti poterono difficilmente adattare i loro affari alla piccola città di Flostren). Per finanziare questa espansione e per risarcire i costi del loro acquisto, essi affittarono lo spazio avanzato e diedero i diritti sul porto a tutti i mercanti interessati. L'avamposto ebbe presto un gigantesco muro ad anello con torri, pagato con il guadagno dei mercanti arrivati. Una grande ma semplice fortezza venne costruita nella zona nord-ovest per ospitare un presidio di difesa ed il più astuto dei dodici mercanti fondatori, Elephstron, vi si insediò immediatamente, proclamandosi Lord della fortezza. Questo non andò bene agli altri, nonostante Elephstron fosse un abile politico. Quando i suoi undici compagni si confrontarono con lui, suggerì senza indugi che tutti loro avrebbero potuto assumere il titolo di Lord della Città, mentre riservava astutamente il titolo di Lord della fortezza per sè stesso. Come lords, egli stabilì, essi potevano far rispettare le leggi, stabilire tassazioni e dare vita ad un esercito personale per il proprio vantaggio. In un sol colpo egli aveva indebolito i suoi compagni e al tempo stesso li aveva uniti nel governo assoluto della città sotto la sua benevole guida. Tutto lo spazio oltre le mura fu venduto o abitato durante la prima stagione. Come l'insediamento cresceva, ci furono dure schermaglie tra le forze dei lords e dei mercanti inferiori, ed anche se i commercianti erano innervositi del fatto che gli veniva detto come condurre i loro affari, erano i lords a stabilire le leggi.

L'arrivo di Zhentar:

L'aumentare degli scontri tra i mercanti e degli assalti alle carovane vicino alle rotte commerciali (ed anche alle mura della città), assieme alla notizia di una grande orda di orchi radunata oltre il Thar, convinse Elephstron che la città necessitava di potente magia per difendersi. Insoddisfatto dai maghi trovati tra le molte bande di avventurieri nella regione, il Lord della fortezza viaggiò verso sud alla ricerca di un grande mago. Elephstron era convinto che molti altri sarebbero venuti per imparare al cospetto di un mago davvero potente, così da rafforzare le difese della città. Nella lontana Westgate, Elephstron incontrò un mago chiamato Zhentar, che lo impressionò e che si interessò alla sua offerta. Zhentar fu convinto ad una condizione; che sarebbe diventato anche lui un lord come gli altri dodici. Per influenzare la decisione, Zhentar propose che i lords si riunissero in consiglio, così da aumentare il loro legittimo ruolo di governatori del luogo. Anche se con un brutto presentimento, i Dodici accettarono le condizioni di Zhentar. Non si sa dove sia nato Zhentar e dove abbia imparato la magia, alcune voci stabiliscono la sua nascita ad Halruaa, terra dei maghi, altre dicerie affermano che egli fosse l'ultimo mago vivente dell'antica Narfell. La verità, ammesso che ve ne sia una, è ben celata nel passato. Ciò che è certo è che dopo il suo arrivo a Flostren's Hold, niente meno che sei dei lords morirono misteriosamente e Zhentar sembrava sapere con chi rimpiazzarli opportunamente. Ad eccezione di un ricchissimo mercante sembiano ed un chierico arcigno chiamato Brest, tutti i sostituti erano maghi. Il periodo dell'arrivo di Zhentar viene chiamato nelle leggende zhentish La Pulizia del Concilio. Nel giro di un anno, si sparse voce dell'esistenza di un nuovo templio di Bane nel Mare della luna; il chierico Brest di Flostren's Hold ne era un sacerdote. Questa notizia scioccò anche gli avidi mercanti dell'Hold poichè Bane e i suoi fedeli erano un male per gli affari- il conflitto, dominio di Bane, li avrebbe infatti portati via. Pressato dagli altri lords, Elephstron affrontò la questione con Zhentar. In risposta, il mago si fece beffa del Lord della fortezza. Il templio banita non era una svista, ma bensì parte integrante degli schemi del mago, ed Elephstron o gli altri lords non poterono far nulla. Zhentar promise una varietà di orribili morti ai lords che si sarebbero opposti a lui. Ma il Lord della fortezza non era facilmente intimoribile. Elephstron aveva infatti nascosto le armi magiche che aveva accumulato durante la sua lunga carriera mercantile, ed armatosi di esse, sorprese ed uccise lo sprezzante Zhentar. Tuttavia morì anche Elephstron a causa dell'ultimo incantesimo lanciato dal mago sul punto di morte.

Zhentil Keep:

La morte di Zhentar ed Elephstron fu un duro colpo per il piccolo Concilio dei Lord. I cinque rimasti odiavano (ed erano equamente corrisposti) i maghi scelti da Zhentar. L'Oscuro Sacrario di Bane, il templio di Brest, non era voluto da nessuno salvo che da Brest e il Grande Impercettore di Bane nel Mulmaster (Il Grande Impercettore disse che quel nuovo templio era un modo per aumentare la sua influenza nelle altre zone del Mare della Luna). Solo Hamastarin, il mercante sembiano che aveva comprato la sua carica nel concilio, si mostrò neutrale nei confronti di tutte le fazioni. Il Concilio era sull'orlo di una caduta interna e fu lo stesso Hamastarin a realizzare il pericolo che correvano tutti i Lords. Nel corso degli anni essi erano divenuti sempre meno popolari tra i numerosi mercanti di Flostren's Hold e troppo spesso avevano promosso leggi severe o usato i soldati per prevenire alcune ribellioni contro di loro. Ora, qualsiasi segno di debolezza da parte del Concilio o qualsiasi insinuazione sul dissenso tra i lords, avrebbe portato alla rivolta e alla ribellione nelle strade della città che rischiava di crollare. Sapendo che i discepoli di Zhentar nel Concilio erano troppo impoveriti e troppo sconosciuti nell'Hold per burlarsi apertamente di ciò che rimaneva dei Dodici, Hamastarin ripose le sue speranze in Jhoaz, il più vecchio tra i figli di Elephstron. Questo permise la sopravvivenza dei Dodici, che considerarono Jhoaz abbastanza controllabile, e fu assicurata la scelta del giovane come Lord della Fortezza. Per riempire gli altri posti vacanti del Concilio, Hamastarin fu nuovamente fondamentale, questa volta fece accettare un mago che in passato non si era alleato con Zhentar. Anche se la pace venne mantenuta nel Concilio, la morte di Zhentar ed Elephstron era ancora un problema. Le loro morti furono oggetto di dicerie, congetture e mormorii, anche se in pochi avevano realmente idea di cosa fosse accaduto. Tra chi conosceva la verità c'erano i maghi-lords scelti da Zhentar, ed inventarono presto una storia secondo cui Zhentar era stato attaccato da un mago malvagio, un assassino inviato dagli avidi mercanti del sud, ed entrambi morirono combattendo, mentre il povero Elephstron era morto di morte naturale.. Per aggiungere alla finzione un po' di verità, i maghi-lords ed i chierici baniti di Brest tessero un intreccio di incantesimi per bloccare, deviare ed ingannare chiunque tentasse di usare la magia divina per sapere la verità su quanto era successo. Alcuni dissero che Bane, bramoso di proteggere il suo templio, prestò il suo potere all'incarico, proteggendo le due salme degli spiriti da qualsiasi ricerca fatta dai mortali. In cambio di questo aiuto al Concilio, la chiesa di Bane ricevette una grossa donazione dai lords, che migliorò ed ampliò il tempio di Bane nell'Hold. Comunque sia, in qualche modo fu organizzato il tutto, la finzione elaborata, e gli incantesimi innalzati a protezione (i quali sono funzionanti ancora oggi). La verità è ricordata solo da pochi maghi divoratori di libri (libri di cui la maggior parte è andata persa nelle cripte della città). L'attacco del mago assassino è divenuta un'altra delle leggende Zhentish. Col tempo, la morte di Zhentar assunse l'aspetto di un tradimento commesso dagli agenti Cormyti o Sembiani. Ricompensato come Zhentar è diventata una vecchia espressione per indicare chi ha subito un tradimento. Infine la città fu rinominata Zhentil Keep per onorare il mago che era morto difendendo la comunità.

Sviluppo della città:

Rivolte e ribellioni furono temporaneamente evitate, i lords (anche senza il loro capo più abile) sapevano sfruttare bene le energie del popolo ed iniziò una grandissima espansione della città. Con questa crescita, Zhentil Keep sviluppò una propria personalità. Il primo grande progetto intrapreso fu quello di collegare la città con gli insediamenti sviluppatisi nella costa meridionale del Mare della Luna. Questo fu il primo passo per stabilire una rotta commerciale per terra verso il Cormyr. La città crebbe come un indaffarato centro di commercio, furono costruiti templi di Malar, Tempus, Tymora e Waukeen, ma il clero di Bane stabilì rapidamente il dominio sulla città, allargando il Templio Oscuro, che era secondo per dimensioni e proseliti solamente all'Altare del Signore Oscuro a Mulmaster. La chiesa di Bane a Zhentil Keep cacciò via senza pietà i sacerdoti che tentavano di consacrare il luogo a Lathander o Tyr. Così come crebbe in grandezza, Zhentil Keep crebbe anche nell'indole. Non era solamente una città malvagia. Infatti, per la maggior parte degli osservatori, l'unica caratteristica che accomunava gli abitanti di Zhentil Keep era il feroce antagonismo. L'arte, la bellezza, il bene ed il male erano solo aspetti secondari per la ricchezza e la prosperità. Un'ossessione per il denaro. Quando un mercante non avrebbe potuto tagliare ulteriormente i suoi prezzi competitivi, egli colpiva in altre maniere. Il denaro poteva comprare una legge favorevole al Concilio, un incidente conveniente, un ladro nella notte o una lama avvelenata nelle ombre. Chi avrebbe mai reclamato? Finchè le faide dei mercanti non causavano disordini pubblici, le leggi non intervenivano. Zhentil Keep era un luogo dove umani, elfi, nani o qualsiasi altra razza poteva fare il genere di lavoro che pagava bene a patto di non fare domande. Anche per le persone il cui unico talento era quello di saper usare la spada c'era lavoro che poteva essere trovato a Zhentil Keep: le compagnie di avventurieri correvano via dalle altre città, così come i ladri troppo conosciuti nel sud ed i sacerdoti i cui dei avevano cattiva reputazione, prendevano residenza a Zhentil Keep. Essi portarono con loro non solo le ambizioni ma anche la loro morale e così, man mano che le mura della città, le torri, i magazzini ed i porti crescevano, la città divenne spietata, ingannevole e paranoica. L'umore di Zhentil Keep divenne presto nero come le mura che la rinchiudevano.

La Piaga Notturna:

La nobiltà era sopravvissuta al primo grande disastro della morte di Zhentar ed Elephstron, e alla foga imprenditoriale ne successe lo sviluppo di Zhentil Keep. Mercanti, sacerdoti e maghi governavano la città in un Concilio insicuro, ed uno ad uno, i maghi scelti da Zhentar divennero vecchi attraverso gli anni. Diversamente dai mercanti, molti erano senza figli, avendo disprezzato i piaceri del mondo materiale e delle responsabilità familiari per la ricerca della conoscenza oscura. Essi scelsero i loro successori tra le file dei loro colleghi maghi, selezionandoli in base alla lealtà e alla fiducia nelle loro attività ignobili. Con ciò essi assunsero il titolo di Zhentilar, gli scelti di Zhentar. Questi vecchi membri del Concilio si ritirarono ma non sparirono. Bensì, essi si dedicarono ad oscuri studi arcani ed iniziarono a dar vita alle cripte sotto la città. Là sotto essi raggiunsero i loro obbiettivi nella forma lich. Sperando di non essere disturbati, essi si tennero ben nascosti ed uscivano solo in occasioni di emergenza per barattare rifornimenti magici o sostentamenti per un corpo (vivo o morto) per i loro esperimenti. Diversamente dalla maggior parte degli altri lich, essi lavorarono insieme, legandosì nella non-morte come essi avevano fatto in vita con Zhentar. Tuttavia, gli oscuri piani di Zhentar e la loro cautela si frantumarono nei lunghi anni. Essi spiarono i loro successori e commisero i crimini più grotteschi man mano che le loro ricerche diventavano sempre più insane. Era il periodo della Piaga notturna. Ogni notte Zhentil Keep veniva presa dal terrore, le taverne chiudevano le porte, le locande divennero piccoli fortini, e solo i più pericolosi o i disperati uscivano fuori di notte. La reputazione di Zhentil Keep, da rude (ma proficua) città del commercio assunse un tono tetro non appena la voce del terrore notturno si sparse nel sud. Protetti dai loro abili maghi, preti e guerrieri, i lord del Concilio ignorarono Ciò Che Cammina con La Notte, un nome dato ai lich dai cittadini impauriti. L'inattività dei leader non fece nulla per calmare la cittadina terrorizzata ed il loro scontento cresceva. Fu solo dopo la vantaggiosa morte di alcuni lords mercanti (a cui si diede la colpa a Ciò Che Cammina con La notte) e un sostanziale declino dei traffici carovanieri che il Concilio finalmente agì. Fu così che gli Zhentilar crebbero. La città necessitava di un controllo costante, non delle truppe di eserciti privati; per proteggere tutti in maniera equa, era necessario essere svincolati dalle fazioni mercantili (incluse le fazioni dei lords) ed assoldare specialisti in grado di occuparsi della Piaga notturna. Quale miglior soluzione se non allargare gli Zhentilar? I maghi veterani del Concilio, supportati dai nuovi membri (sacerdoti e maghi fedeli a Bane) appoggiarono l'idea. Gli eserciti privati vennero ristretti a 100 guardie o meno. I soldati disoccupati, che avevano già lavorato per alcuni mercanti, furono arruolati nelle file degli Zhentilar. Capitanate dai maghi Zhentilar o dai sacerdoti di Bane, le truppe Zhentilar, giurarono lealtà al volere del Concilio e a nessun altro. Parecchie battaglie epiche furono combattutte contro figure simili a lich; alcune di esse erano indubbiamente inscenate per distruggere a convenienza i magazzini dei lords che si opponevano agli Zhentilar e queste battaglie portarono tanta distruzione e danni, ma nessun lich morto. Invece, i maghi e i sacerdoti costringevano, corrompevano od obbligavano i lich lords a tornare nelle loro cripte sotto la città. In verità un lich, Fear-Lord Vingril (che più tardi nella storia Zhent sarebbe stato chiamato Vingril l'Ostinato), venne annientato quando tentò di eliminare magicamente un intero squadrone. La sua distruzione non fu causata dagli Zhentilar, bensì fu il lavoro di una compagnia di avventurieri (Il Cervo D'oro) che era stata inviata per proteggere le navi Cormyte dai pirati del Melvauntian nel Mare della luna. Questi camminatori notturni sono ancora temuti in città. Le leggende Zhentish dicono che Ciò Che Cammina con La Notte è sotterrato in qualche cripta segreta dagli incantesimi Zhentilar ed essi saranno interrotti quando i lords Zhentilar non governeranno più la città. La prova dei loro laboratori nascosti è stata descritta da alcuni esploratori che sono stati nelle cripte sotto la città. Pochi riuscirono a tornare fuori una volta entrati ed è difficile dire cosa fu trovato da coloro che non tornarono più. (Per aiutare l'esplorazione di queste cripte, i negozi moderni di Zhentil Keep fanno un buon commercio delle mappe vere ed accurate dei sotterranei cittadini. I compratori interessati a queste cose dovrebbero trattare bene e stare attenti ai falsi poichè la Rete Nera utilizza mappe false per far uscire dai loro territori gli scocciatori).

Guerra e commercio:

La Piaga Notturna fu solo un pretesto per l'espansione degli Zhentilar (Ed alcuni pensano siano stati gli Zhentilar a causarla). A Zhentil Keep, il grosso della comunità mercantile cadde in un lieve ma progressivo scontento. Il Thar venne invaso dagli umani delle altre città. Poichè i lords videro che i potenziali nemici crescevano di numero, allargarono parecchio le file degli Zhentilar. Vennero costruite caserme in punti strategici e cancelli di pietra per bloccare le strade principali col fine di rasserenare la popolazione. Ovviamente i soldati dovevano avere qualcosa da fare (oltre allo zittire brutalmente il malcontento tra la cittadinanza) se non volevano diventare una minaccia per i loro capitani. Con l'ordine ricostituito, i lords, sempre vigili alle rivolte, inviarono molte delle loro nuove truppe nella campagna contro il porto nascente di Phlan. Mentre alcune truppe rimanevano in città, gli Zhentilar crearono i naug-orls (vermi crudeli) per mantenere in linea la popolazione. Una rete di spie, assassini, ladri e teppisti, i naug-orls erano la polizia segreta dei lords. Essi uccidevano, rapivano, derubavano, incastravano ed arrestavano chiunque fosse abbastanza folle da protestare troppo apertamente. I naug-orls mantennero l'ordine con la paura e la paranoia, uno stato mentale che i cittadini conoscevano fin troppo bene. Intanto nella campagna degli Zhentilar contro Phlan c'erano state parecchie disfatte devastanti per i Phlaniti. Fu solo per il potere crescente delle Dalelands, in particolare con la fondazione di Shadowdale, che Phlan si salvò dalla conquista totale. Sempre più estesa, Zhentil Keep propose un'alleanza con Phlan e Melvaunt (la Triplice alleanza) che queste città, distrutte dalla guerra, non poterono rifiutare. Il patto durò per decadi. Le truppe Zhentilar, in lotta con gli eserciti delle terre vicine, forzarono le condizioni. Yulash fu occupata ed obbligata a dare a Zhentil Keep i privilegi del commercio, Hillsfar, più lontana ed aiutata dagli elfi, resistette alle pretese di Zhentil. Le unità navali in rapida espansione di Zhentil Keep avevano appena intrapreso la prima delle numerose guerre con il Mulmaster per assicurarsi la supremazia navale del Mar della Luna, quando un disastro colpì l'area. Alcuni dragoni scesero in picchiata con un'irruzione di massa per saccheggiare e distruggere tutte le città del Mar della Luna. Ciò che non riuscirono a distruggere, lo assediarono o lo attaccarono con gli incantesimi. Essi banchettarono a volontà con gli umani e il loro bestiame. I maghi Zhentilar, dai tetti della città, respinsero alcuni degli attacchi dei dragoni con le magie, ma non prima che la città all'interno delle mura venisse ridotta in macerie, con alcuni dei lords e delle loro famiglie sotto. Ancora una volta i lords del Concilio erano stati ridotti di numero, e ancora una volta i loro rimpiazzi furono maghi e sacerdoti. Così rimasero le cose per oltre un secolo se non di più. Gli Zhentilar, comandati dal Concilio dei lord a Zhentil Keep, furono impegnati in battaglie costanti con le zone limitrofe e quand'era possibile, le carovane e gli Zhentilar lavoravano insieme.

I Principi-Lord:

Nel secolo scorso, Harlshoon, un guerriero di fama, divenne il primo lord di Zhentil Keep. (Il primo lord fu, da tradizione, una sorta di presidente del Concilio dei Lord). Ciò fu inusuale dal momento che egli non era un mercante, un sacerdote o un mago, ma bensì un comandante degli Zhentilar. Alcuni presero la sua promozione come un nefasto segno del crescente potere militare. Non fu una sorpresa che il suo principale rivale tra i lord della città fu Calkontor, un mago esperto. I figli di Harlshoon, Asmuth e Manshoon, erano due uomini grezzi, viziosi e spavaldi che terrorizzavano la gente comune con scherzi cruenti e risse devastanti. Il loro compagno ed amico principale era Chess, figlio di Calkontor. Com'era uso tra i nobili Zhent, Harlshoon e Calkontor mandarono i loro figli (conosciuti come principi-lord, il titolo Zhentish per gli eredi dei lord che ancora non erano al potere) in giro per il mondo armati con spade e denaro per imparare a vivere e dar prova di loro stessi. A ognuno venne assegnata una missione da completare che avrebbe portato ricchezze a Zhentil Keep e dato prova del loro valore come futuri lords. Così, quando i tre uscirono, nè i padri nè i figli credevano pienamente nella loro amicizia, ma un po' di paranoia era l'unica aspettativa dai rampolli delle mura nere di Zhentil Keep. Tutti sapevano che il più forte sarebbe sopravvissuto ad ogni slealtà; in questo modo la debolezza sarebbe stata tenuta lontana. Mentre Harlshoon mandava fuori i suoi figli nella convinzione che ciò li avrebbe resi forti, Calkontor aveva altre ragioni per incoraggiare i tre ad andarsene. Senza i suoi figli, il potere di Harlshoon era lievemente indebolito. Tre mesi dopo la loro partenza, Calkontor avvelenò Harlshoon e lo provocò mentre stava morendo. Questa fu la rovina di Calkontor. Harlshoon padroneggiò il suo debole corpo abbastanza per colpire Calkontor con il lancio di una sedia e successivamente butto giù il perfido mago dalla finestra più alta di una torre. Lo sforzo non salvò Harlshoon ma gli diede la soddisfazione di vedere il suo assasino morire prima di lui. Con entrambi i lord morti, il mago Theilon Greencloak e il sacerdote Ulsan Baneservant (entrambi uomini potenti di Zhentil Keep) riempirono i posti vacanti dei lord morti. (Con ciò essi usurparono le posizioni dei principi-lord, che per tradizione avrebbero dovuto ricevere loro i titoli). Come Zhentar ed Elephstron prima di loro, Harlshoon e Calkontor morirono insieme, e ancora una volta le morti causate dal tradimento e dall'ambizione vennero mascherate dietro alle bugie di un attacco da parte di alcuni assassini, questa volta provenienti da Hillsfar e Mulmaster. Lontano, i principi-lord viaggiatori arrivarono presso un tumulo di terra su cui le notizie che avevano acquisito dicevano che contenesse, tra le altre cose, una spada magica di grande potere. Sfortunatamente per i principi-lord, tre arpisti stavano passando la notte vicino alla tomba. Anche loro stavano cercando la spada, e avevano progettato di prenderla con tutte le dovute cerimonie per non dissacrare il tumulo. Nello scontro che seguì, Asmuth venne accecato e la mano destra di Manshoon si frantumò come un nonnulla mentre cercava di sfoderare in fretta la spada. Solo il principe-lord Chess rimase illeso, e fu così che egli trascinò i suoi compagni nella salvezza dell'oscurità notturna. Le vittoriose donne arpiste eseguirono il rituale per prendere la spada. Animata dallo spirito del suo antico portatore, la spada volò attorno a loro, lampeggiando attorno alla tomba sempre più rapidamente. Chess temette che avrebbe colpito gli arpisti per poi avanzare alla ricerca dei principi-lord che erano ancora nei paraggi, così si affrettò ad assistere i suoi compagni feriti lontano dalla tomba. Asmuth era ancora vivo ma indifeso. Manshoon era mutilato e non avrebbe più potuto impugnare una spada. Fuggendo dalla battaglia, Chess, Asmuth e Manshoon vagarono fino a che una notte trovarono una compagnia accampata di avventurieri. Tutti giacevano addormentati ed i tre Zhent uccisero la sfortunata compagnia. Tra il loro equipaggiamento, Manshoon trovò uno scettro magico e un libro d'incantesimi. Subito egli scambiò lo scettro per la magia necessaria a rigenerare la sua mano, ma tenne segretamente il libro. Egli era determinato a padroneggiare la magia, avendo visto alla tomba ciò di cui era in grado il suo potere. Manshoon iniziò così la sua carriera di mago. Dopo altre poche avventure pericolose, gli Zhent iniziarono il lungo viaggio di ritorno. Fu in una locanda delle Dalelands, ancora lontana dal Mar della Luna, che il trio seppe della morte dei loro padri. I fatti erano nascosti dalle bugie Zhentish, dalle negazioni dei Cormyriani e dalla speculazione selvaggia, ma Manshoon faceva attenzione alla verità dietro le parole. Suo padre era morto, e ancora peggio, il suo posto legittimo nel Concilio era stato usurpato da altri. Egli diede rapidamente vita ad un piano. Provò a convincere il suo compagno di viaggio Chess che Theilon ed Ulsan erano dietro alle morti e che loro due sarebbero stati i prossimi obbiettivi degli usurpatori. I due figli acconsentirono ad allearsi. Mentre per Asmuth, Manshoon era risoluto a disfarsi di suo fratello prima che fossero tornati a Zhentil Keep. Non ci sarebbero stati due principi-lord alla ricerca dello stesso posto al Concilio. Con Asmuth cieco, fu semplice per Manshoon combinarne la caduta fatale da un ponte stretto nelle profondità di una gola rocciosa. Altri eventi erano successi durante l'assenza dei principi-lord. I Maghi Mascherati di Ankhalus (un'alleanza di maghi malvagi che dimoravano in una piccola roccaforte nel Thar) avevano attaccato parecchi avamposti Zhentilar, minacciando la frontiera Phlanita. Per occupare gli irrequieti Zhentilar (e distrarli dalla recente usurpazione nel Concilio) Theilon Greencloak mandò l'esercito in un attacco di rappresaglia. Seguì la Battaglia delle Maschere nella pianura del Thar. Mentre le truppe Zhentilar tagliavano attraverso orde di orchi ed ogre alleati con i Maghi Mascherati, i maghi di entrambi gli schieramenti preparavano incantesimi segreti preparati appositamente per questo confronto. Si dice che dai Maghi Mascherati si innalzava una bestia ringhiante, ingabbiata in un oscuro turbinio, che trapassò le linee di difesa dei maghi Zhentilar, sputando fulmini sullo stregone comandante. Contemporaneamente i maghi Zhentilar scagliavano in avanti fiumi di lava bollente che scorreva contro i nemici e sopra la torre del loro rivale mascherato. Al crepuscolo, i leader di entrambi gli schieramenti erano morti, distrutti dalla magia che i loro nemici avevano scagliato. Gli umanoidi, improvvisamente senza il loro comandante, si ritirarono dal combattimento, lasciando che gli Zhentilar feriti prendessero il campo. La Cittadella Ankhalus fu ridotta ad un cumulo di macerie, e a Zhentil Keep, Lord Ulsan era rimasto il solo a mantenere il potere, gli altri lord erano giustamente impauriti dalla sua freddezza, dalla sua depravata crudeltà e dal potere dei sacerdoti che comandava. Quando Chess e Manshoon tornarono in città, i sacerdoti tentarono tempestivamente di assassinarli, ovviamente per ordine di Ulsan. I piani a sangue freddo per queste eventualità, la magia crescente di Manshoon ed un tocco di buona fortuna li salvò. Gli attacchi sembrarono portare la fortuna di Manshoon al suo limite. In quei giorni il principe-lord Chess defezionò dalla parte di Ulsan in cambio del posto di Theilon nel Concilio. Pretendendo ancora lealtà, Chess organizzò un incontro con Manshoon, e così lo attrasse in una trappola con gli assassini di Ulsan. Il futuro di Manshoon sembrò molto breve e sanguinoso. Troppa confidenza è una cosa terribile, e Ulsan lo imparò presto. Senza averlo capito, egli era diventato la vittima del classico doppio-gioco (un affare Zhent, un'altra frase delle Dalelands). Chess aveva simulato il suo tradimento seguendo il piano di Manshoon. Manshoon colpì Ulsan con l'aiuto di un amico d'infanzia, Fzoul Chembryl, un sacerdote subordinato di Bane che era ambizioso di scalare i ranghi della chiesa e che era scontento della fede che i vertici attuali del clero stavano seguendo. Mentre gli assassini di Ulsan venivano uccisi in una trappola, Manshoon, Fzoul e Chess ucciserò gli altri. Stupito dal tradimento, Ulsan fu facilmente ucciso. Di conseguenza, Manshoon e Chess ricoprirono entrambi il titolo di Lord di Zhentil Keep, ed entrambi supportarono la scalata di Fzoul nei ranghi del clero di Bane e la formazione di una branca ribelle nella chiesa di Bane a Zhentil Keep.

Manshoon, Signore degli Zhentarim:

Ricordando la sua posizione esposta in cima alla catena del potere di Zhentil Keep, Manshoon preparò subito il necessario per creare un'organizzazione segreta ( gli Zhentarim ) che agevolasse lui, il suo ruolo su Zhentil Keep, e le sue ambizioni sul resto dei Reami. Fzoul fu una delle prime persone reclutate. Sotto la sua influenza, molti dei sacerdoti minori di Bane si unirono a questa rete contro la volontà delle cariche ecclesiastiche che seguivano i vecchi dettami, distaccandosi segretamente da quelle che vedevano come dottrine superate del capo ortodosso della religione Banita, il Grande Intercessore di Bane a Mulmaster. L'influenza di Fzoul sui sacerdoti di Bane crebbe notevolmente. Infine, con il sostegno della rete di Manshoon, Fzoul sopraffece l'organizzazione ecclesiastica di Zhentil Keep, cambiando il nome del tempio in Altare Nero, disobbediendo all'autorità del Grande Intercessore, il cui trono di potere a Mulmaster era chiamato l'Altare del Signore Nero. Manshoon non si fidò mai realmente dei sacerdoti baniti perchè la loro lealtà andava prima a Bane, non a lui. Né si fidò del tutto dei molti stregoni Zhent che si unirono alla sua gilda; si accorse infatti che la loro ambizione era di diventare potenti quanto lui. Manshoon a sangue freddo mise gli stregoni uno contro l'altro, e trovò molti modi di usare la loro conoscenza e i loro oggetti per portare avanti le sue ricerche. Attraverso i suoi studi e approfondendo le risorse degli altri stregoni Zhentarim, le abilità di Manshoon come stregone crebbero e offuscarono le sue abilità con le armi. Conoscendo le conseguenze della troppa stima di sé, Manshoon si adoperò per incrementare la sua potenza nell'Arte a un livello più alto di quella degli altri stregoni Zhentarim. Alcuni anni dopo la fondazione degli Zhentarim, Manshoon divenne un maestro nell'ispirare lealtà e nello scovare il tradimento tra le file degli Zhentilar ( e degli Zhentarim ). Alcune spie tornarono da Teshendale (ancora libera al tempo) raccontando storie di un una caverna situata in una montagna che levitava per via della magia sopra le lande selvagge a ovest di Zhentil Keep. Investigando personalmente su questa montagna volante (supponeva contenesse oggetti magici di grande potenza che gli sarebbero serviti), Manshoon conobbe Xantriph, un beholder che occupava il santuario fluttuante. Le due menti videro un vantaggio reciproco nell'unire le forze, invece che cercare di uccidersi a vicenda. Manshoon proclamò che il santuario volante doveva essere chiamato Tempio nel Cielo, un collegamento letterale con gli dei. Qui Xantriph parlò ai Baniti (che vennero cavalcando ippogrifi e altre strambe creature) come la Voce di Bane, indirizzandoli a fare qualunque cosa Manshoon volesse. Il dio Bane, incuriosito e intrigato, non fermò la cosa. In più, la Voce di Bane incoraggiò a confessare i peccati (ovviamente dando tali informazioni a Manshoon). Il tempio galleggiante divenne una base per le pattuglie Zhentilar e per una rete di agenti (umani e piccole creature dal grande cranio) che Xantriph allestì per spiare i cittadini di Zhentil Keep (anche il clero di Bane e le fila degli Zhentarim). Xantriph rivelò alcune informazioni a Manshoon, che era veloce a rimuovere minacce serie e rivali, ma molte informazioni le tenne segrete per i suoi piani personali. A volte offrì anche dei "consigli" a Manshoon, consigli che favorirono i suoi scopi segreti seppur aiutando gli Zhentarim.

Periodi travagliati:

Forse fu solo una coincidenza che poco dopo la fondazione degli Zhentarim, il Nord si risvegliò. Voci di dragoni uniti a sciamani orcheschi, la salita al potere di un gigantesco orco con quattro braccia di nome Ghauust, e di ammassamenti di orde orchesche iniziarono a giungere a sud. A queste seguirono incursioni. Dragoni sorvolarono Teshendale e Daggerdale. Orchi invasero gli avamposti di Melvaunt e circondarono la Foresta Border. Glister fu assediata dagli ogre. Pirati umanoidi resero poco sicuro il Mare della Luna. Alcuni schernirono le minacce che si formavano al Nord e indicarono le mappe del Mare della Luna facendo notare che la minaccia era distante dalle terre degli Zhent. Non appena le loro convinzioni persero mordente, nuovi rapporti giunsero dal nord circa incursioni di orchi attraverso le Montagne Dragonspine e dentro le terre della Valle Tesh controllata dagli Zhent. E infine giunsero i dragoni, provando la realtà della minaccia. I draghi distrussero Hulburg, e Sulasspryn fu rasa al suolo. Gli orchi passarono attraverso le rovine e massacrarono i sopravvissuti. Bloccata dalle montagne sul lato est del Mare della Luna, l'orda si diresse a ovest e assalì tutti gli insediamenti umani a nord del Mare della Luna stesso. I signori di Zhentil Keep erano scaltri abbastanza per capire che dovevano allearsi con tutti i vicini che altrimenti avrebbero potuto unirsi contro di loro inglobando Melvaunt e Thentia nell'intento. Facendo ciò, avrebbero potuto impressionare coloro che potevano altrimenti considerare Zhentil Keep militarmente debole, come il Cormyr, che si stava espandendo proficuamente a nord, e la Sembia, i cui capitani di vascello iniziarono a ricordare agli Zhent che erano Sembiani d'origine, e quindi dovevano essere alleati (o cittadini) Sembiani. Così le armate Zhentilar furono gettate nel mucchio, rafforzati dall'Arte dei lord che erano anche maghi, e dai sacerdoti del tempio cittadino di Bane. L'orda fu sconfitta, ma non senza che incursori orcheschi scivolassero dentro la Valle Tesh e devastassero le frontiere delle Valli. (Elminster insiste che l'intera minaccia orchesca fu un piano Zhentarim. Fa notare come Zhentil Keep nè soffrì poco confronto ai vicini e come le armate inviate fossero composte di coscritti e non leali a Manshoon. Ammette che il sacco di Hulburg e Sulasspryn non era probabilmente parte del piano, ma che la loro distruzione rafforzò solamente i piani Zhentarim. Così per le incursioni a sud, Elminster dice che gli orchi erano scortati attraverso le lande Zhent dagli Zhentilar e lasciate andare a sud per mettere nel piano le Genti delle Valli ).

La Cittadella del Corvo:

Così come la minaccia di un'invasione orchesca svanì, Manshoon vide un'opportunità e la colse. Ai suoi ordini, Halaster e Aumraeven, due diplomatici e astuti lord di minore influenza (il primo un gran guerriero, l'altro un mago rinnegato) chiamarono i regnanti delle altre città del Mare della Luna a una parata nella neutrale Elmwood. Qui convinsero tutti che la Cittadella del Corvo avrebbe dovuto essere rifortificata da tutti i poteri umani nella regione uniti per bloccare future possibili invasioni. Come gesto di buona volontà, Zhentil Keep aveva appena garantito a Yulash un documento di concessione, ed era preparata a ritirare le sue truppe da Yulash e spedire le guarnigioni Zhentilar da lì alla Cittadella per iniziare il lavoro ripulendo e occupando questa fortezza. (Yulash era stata occupata dagli Zhentilar quasi dalla sua fondazione. Naturalmente, gli Zhent intendevano mantenere agenti segreti nella città commerciale per assicurarsi che avrebbe agito secondo il volere di Zhentil Keep finché le armate Zhentilar non l'avessero riconquistata). La Cittadella del Corvo era (e lo è ancora) una catena di antiche fortezze di pietra collegate da tunnel, bassi muri, e alti ponti di pietra. Corvi di pietra sono scavati nei merli, affacciati a nord, da cui il nome della Cittadella. E' quasi sempre esistita con lo stesso nome. Era già antica quando gli umani del Mare Interno arrivarono al Mare del Drago e costruirono la ora perduta Northkeep. Per secoli il castello abbandonato servì da rifugio per banditi umani e mezzorchi, e molte di queste bande furono scacciate quando crebbe la presenza di umani nel nord del Mare della Luna. Alcuni saggi credono che l'esistenza della Cittadella provi che ci fu un tempo un grande regno umano nel nord del Mare della Luna, e che gli umani sono una razza più antica dei semiumani e umanoidi. Elminster ed altri eminenti studiosi sostengono che la Cittadella sia il rimanente di un reame la cui gente cadde sotto ripetuti attacchi di orchi e ogre. Sotto l'insistenza di Zhentil Keep, tutte le città umane del Mare della Luna ebbero un ruolo nel ripristinare la Cittadella. Al tempo, fu scontato che Zhentil Keep sarebbe stata indebolita dall'affrontare l'invasione e non poteva addossarsi da sola i necessari miglioramenti e le ristrutturazioni della Cittadella. Dato che i recenti attacchi provarono ai governanti cittadini che erano pericolosamente esposti alle incursioni di orchi e ogre, nessuno volle spedire le sue intere forze a fare la guardia ad una distante fortificazione. I termini dell'accordo stabilivano che la Cittadella era una roccaforte difensiva e tutte le città e le terre dovevano spedire alcune truppe alla Cittadella, e per tutti loro sarebbe stata una base per pattugliare il Thar e il Ride, dove fiere tribù barbariche stavano dimostrando di essere pericolose per le carovane di minatori che partivano da Zhentil Keep e altre aree del Mare della Luna. Tutti dovevano spedire un piccolo contingente, così che nessuno dovesse indebolire le proprie guarnigioni. Alla fine, questa era la teoria. Dal principio, gli Zhent si assicurarono che le loro forze soverchiassero numericamente i soldati delle altre città nella Cittadella. Gli Zhentilar arrivarono sotto la bandiera sia di Zhentil Keep che di Yulash. A Yulash fu formalmente garantita l'indipendenza anche se in verità Zhentil Keep teneva ancora le briglie del potere. Gli Zhent lavorarono attentamente per evitare di dare l'impressione di comandare la cittadella. Uno specifico capitano dedito alla battaglia, Galauntar Hawkhelm di Hillsfar (un forte rivale di Zhentil Keep), fu eletto capitano della Cittadella tramite elezioni. (E' ora supposizione che la Rete Nera creò dei brogli per utilizzare i risultati contro sè stessi per ridurre ulteriormente i sospetti). Alcune delle città spedirono scontenti e criminali alla Cittadella solo per liberarsi di loro. Questi senzapadrone potevano essere problematici, ma gli stregoni Zhentarim presenti nella Cittadella mantennero l'ordine attraverso l'applicazione sottile della loro Arte. Tenendo i loro poteri nascosti ad Hawkhelm, scoprirono quali guerrieri erano spie delle loro città, e si assicurarono che queste faccende avessero fine attraverso le perdite nelle battaglie quando i guerrieri della Cittadella combattevano. Allo stesso tempo, questi maghi nascosti reclutarono i malcontenti che potevano venir sedotti a entrare nei ranghi più bassi degli Zhentarim. In confronto agli altri, le guarnigioni Zhentilar erano fortemente disciplinate e cooperative con Hawkhelm, mai dando segno di causar problemi. Le forze della Cittadella combatterono bene contro continui attacchi di ogre, e furono presto affiancate da bande di avventurieri che speravano di farsi un nome. Questi avventurieri servirono da esploratori e scout. La fama della Cittadella, e trattavasi di una buona fama, crebbe. Quando il suo peso reale diventò apprezzato, gli antichi e cadenti muri furono rimodellati e rafforzati. Per molti anni, la guarnigione della Cittadella ebbe delle schermaglie con questa banda di orchi o quella tribù di ogre. Erano solo battaglie divertenti contro nemici che non avrebbero mai potuto minacciare la sicurezza delle Valli o delle terre più a sud. Non ci volle molto prima che i membri di molte Valli lamentassero il costo di mantenimento di un' "inutile guarnigione così lontana da casa". I contributi alla forza di stanza alla Cittadella da terre lontane diminuì, mentre quelli di Zhentil Keep crebbero molto.

Gli ogre del Thar:

La prima prova reale per la Cittadella venne quando gli ogre del Mare della Luna capitarono nell'indebolito regno umano del Thar e lo rasero al suolo. Riguadagnate le loro terre tradizionali, gli ogre insorsero nelle Dragonspines. Servì una grossa azione e una dura lotta, ma sotto il comando di Hawkhelm si riuscì a spezzare la crescente minaccia ogresca. Castigati, gli ogre si ritirarono nella loro riconquistata terra d'origine. La guerra non fu senza disastri per gli Zhent. Phlan, che era ben avviato sulla strada per diventare uno stato Zhent, divenne l'obiettivo di un'orda mista di orchi e ogre. Melvaunt, un alleato sulla carta, si sentì troppo esposto per rischiare le sue truppe in difesa di Phlan, rendendo gli Zhentilar e Zhentarim che avrebbero potuto venire in difesa di Phlan troppo pochi per essere di qualche utilità. Phlan fu sopraffatta e lasciata in rovina. Ancora peggio, gli ogre avevano fiancheggiato la Cittadella. Solo una piana aperta li separava da Zhentil Keep. Gli Zhentilar furono frettolosamente prelevati dalla Cittadella per rinforzare le truppe di Zhentil Keep. Gli agenti Zhentarim rabbonirono i capi ogre con doni e consigli, mentre segretamente mettevano i diversi clan uno contro l'altro per ritardare i loro spostamenti, indebolire la loro decisione, e confondere le loro tattiche. Alla fine, scout praticanti di magia inviarono rapporti sul movimento degli ogre. Questi furono alcuni dei giorni più oscuri di Zhentil Keep. Ogni essere che poteva usare una spada fu coercizzato nell'esercito. Il tempio oscuro di Bane pullulava di messe notte e giorno. Anche i governanti erano insicuri circa la resistenza delle mura di Zhentil Keep alla potenza degli ogre. Finalmente arrivarono i rapporti completi (le tangenti, le minacce e gli avvertimenti funzionarono). Credendo che i loro nemici fossero deboli, gli ogre marciarono sia su Zhentil Keep che su Melvaunt. Quando la porzione degli invasori spedita per assalire Zhentil era ampiamente fuori dalla sterile pianura, gli Zhentilar colpirono. Ciò che seguì fu un massacro delle forze degli ogre, non una battaglia, e il suo scopo era quello di dare l'esempio per tutti gli umanoidi del nord del Mare della Luna. Avrebbe fatto in modo che gli umanoidi ci pensassero due volte prima di sfidare Zhentil Keep. Melvaunt sopravvisse all'assalto portato dagli umanoidi, anche se fu negato che gli Zhent avessero collaborato. Indubbiamente, gli agenti Zhentarim aiutarono segretamente l'assalto degli ogre alle mura di Melvaunt. Era nei migliori interessi Zhentarim il vedere un altro avversario commerciale sparire.

Anni di espansione:

Difesa da forti, diligenti pattuglie di comuni cittadini reclutati nelle guarnigioni della Cittadella, Zhentil Keep crebbe più forte dopo la caduta degli ogre provenienti dal Thar. La città crebbe in altezza più che in dimensioni. Anche gli edifici dove abitava la gente comune erano alti, raggiungendo anche sei piani. Costruirono edifici uno sopra l'altro come tante vette torreggianti sopra le strette e cupe vie sottostanti. Rampicanti e licheni crebbero sulle strade acciottolate anche se non c'era nemmeno un albero in città. Fin dalla nascita degli Zhentilar, i soldati soverchiarono numericamente tutti gli altri abitanti della città. Gli affari militari guidarono la vita giornaliera; grandi portoni di ferro furono installati ovunque negli edifici cittadini così che le strade principali sarebbero potute essere isolate qualora invasori raggiungessero l'interno della città (o, come alcuni dissero ambiguamente, in caso di rivolta). I maghi Zhentarim minori (chiamati naug-adar o "cani del demonio" dai cittadini Zhent) iniziarono ad essere incaricati di raccogliere informazioni non solo sui nemici esterni di Zhentil Keep, ma a spiare come i visitatori e i cittadini di Zhentil Keep per Manshoon. Zhentil Keep era divenuta una potenza nel nord del Mare della Luna, e avrebbe continuato così a costo della felicità dei suoi cittadini. Con il nord del Mare della Luna reso sicuro e la minaccia degli ogre sconfitta, era tempo per Zhentil Keep e gli Zhentarim di flettere i loro muscoli. Gli Zhent avevano l'ambizione di costruire un impero. Attraverso i Reami, gli Zhentarim progettarono di dominare con il commercio. Una cosa che Zhentil Keep e gli Zhentarim avevano bisogno di fare per garantire la loro ascesa economica era di rendere sicura la via al Dragon Reach e al Mare delle Stelle Cadute, verso cui molti beni venivano spediti. Nell'Anno del Tuono (1306 CV), Zhentil Keep agì con questo obiettivo in mente. Diede supporto a Sembia, Hillsfar, Phlan, e Melvaunt per battere le crescenti intenzioni imperialistiche di Mulmaster, che aveva iniziato a usare le sue forze navali per controllare l'accesso al Fiume Lis. La Guerra del Mare della Luna, come questo conflitto viene chiamato, finì con la sconfitta di Mulmaster. Ciò diede vita alla rivalità tra le due città. La sinistra fortezza di Darkhold nelle Colline Lontane divenne il prossimo test delle ambizioni imperialistiche di Zhentil Keep. Il castello fiancheggiava la maggior via di commercio dal Mare Interno alla Costa della Spada, facendone un punto strategico per chiunque volesse saccheggiare (o monopolizzare ) il commercio che passava ad est ed ovest. Vecchia di secoli, la fortezza aveva avuto molti padroni finché non era caduta sotto il dominio della regina lich Varalla. La sua malvagità diede ai membri degli Zhentarim una scusa per conquistare Darkhold. Condotti dallo stesso Manshoon, la attaccarono sapendo che nessuno sarebbe venuto in suo aiuto. Gli stregoni e i sacerdoti Zhentarim, supportati da mercenari e alleati goblin, tempestarono le mura. Dopo fieri combattimenti, guadagnarono il controllo del castello. Si dice che Manshoon morì nell'assalto e fu forse resuscitato o forse rimpiazzato da un clone. (Elminster afferma che Manshoon morì più di ventuno volte, anche se questa è un'esagerazione basata sull'antipatia personale. Dopotutto, Elminster descrive Manshoon come un "meschino stregone di terza categoria con più fortuna che cervello"). Con Darkhold sotto controllo, gli Zhentarim iniziarono cautamente ad esercitare pressioni sulla zona circostante. Il Passo del Serpente Giallo, una via poco sicura, cadde rapidamente sotto le loro grinfie. La mossa successiva fu fatta dalle forze Zhentilar e non è chiaro se fosse parte del loro piano ("Chiaro come la luce del sole" commenta Elminster). Le forze di Zhentil Keep marciarono su Teshendale, attraversarono le terre fino alla città di Teshwave, e stabilirono un rigido controllo sulla valle del Tesh, mentre le altre Valli rimasero da parte (per loro futura disperazione). Poi, gli Zhentilar fecero guerra ad Hillsfar e stabilirono un tempio di Bane, l'Altare del Dio Oscuro, nel villaggio di Voonlar. Gli Zhentarim fecero la loro mossa più significativa quando capi amici degli Zhent furono aiutati a conquistare il potere a Daggerdale e Shadowdale. In entrambi i casi, il posto di guida divenne ad un tratto e misteriosamente vacante, anche se i cittadini più astuti non ebbero problemi a indovinare la causa (il tradimento Zhent). A Daggerdale un parente di una lontana branca della famiglia governante (un uomo vile di nome Malyk) apparve fortunatamente per reclamare il trono. A Shadowdale, dove il diritto al governo era dato al possessore del Pendente di Ashaba, uno straniero, Jyordhan, portò a buon fine la cosa. In entrambi i casi i cittadini ebbero presto motivo di pentirsi quando mercanti Zhentilar e Zhent affluirono nelle Valli. Fu nel mezzo della sua espansione che Manshoon consolidò la sua presa di ferro sul Concilio dei Lord. Nell'anno della Marca Sfolgorante (1334 CV), il Primo Lord del Concilio Lorltar morì, nominando Manshoon come suo rimpiazzo in circostanze sospette. Molti membri del Concilio che si erano opposti a Manshoon divennero misteriosamente malati subito dopo la sua ascesa alla posizione di Primo Lord. Citando il tradimento dentro la città e nemici tramanti eternamente fuori di essa, Manshoon chiese poteri aggiuntivi per assumere direttamente, addestrare e assegnare forze militari. Il Concilio dei Lord inizialmente li negò dopo che una forte opposizione fu presentata da un gruppo di beholders che avevano lavorato con Manshoon senza guadagnare nulla. Il beholder Arglath fluttuò minacciosamente a mezz’aria sopra il Concilio finché le cose non furono risolte secondo i suoi desideri. Lord Chess fu insignito della posizione di "Lord Osservatore del Concilio", che era pensato per includere i doveri formalmente dati al primo lord (quindi Lord Chess a volte viene chiamato Primo Lord Chess). Ma nel giro di tre anni Manshoon rimescolò nuovamente il Concilio secondo i suoi desideri e mise in atto intrighi per venir nominato "Alto Lord" e gli fu dato il quasi assoluto controllo sugli affari di Zhentil Keep e degli Zhentilar così come desiderava. I beholders, stranamente, rimasero in disparte, forse essendo rimasti coinvolti in altre faccende più vicine e care alla loro natura. Nell'anno della Lama Lucente (1347 CV), un numeroso plotone Zhent fu spedito ad assalire Melvaunt e la portò sotto il diretto controllo di Zhentil Keep. Gli Zhentilar e Zhentarim erano affiancati da un'orda mercenaria di orchi sotto il comando di un forte orco guerriero di cui si diceva fosse discendente di Ghauust. Sfortunatamente, scout di Phlan, allertati da inusuali attività di orchi nelle loro vicinanze, spiarono la forza in anticipo. Misero in movimento quanta più resistenza poterono e spedirono veloci messaggeri ai vicini di Melvaunt per avvisarli e chiedere aiuto. (Phlan è frequentemente stata bersaglio degli attacchi Zhent, e non era sicura quale fosse l'obiettivo di quest'ultimo). Senza la sorpresa dalla loro, gli Zhentarim tentarono di aggirare attraverso le terre di Thar per tornare su Melvaunt da est. Gli orchi, comunque, non collaborarono. Sapendo che era persa ogni possibilità di una facile vittoria a Melvaunt, gli Zhentarim continuarono a fare un giro largo e invece assaltarono Hulburg. La piccola città, già coperta dalle rovine di molti precedenti saccheggi (da giganti, draghi, e Mulmaster), non ebbe possibilità, e fu decimata e saccheggiata.


Contrattaccata:

La rapida espansione dell'influenza Zhent allarmò i vicini non ancora inglobati. Le altre Valli libere, Mistledale soprattutto, rafforzarono le loro difese mentre cacciavano vigorosamente via le spie "Zhent" e li processavano senza imparzialità. Molte vite furono rovinate, ma non quelle di numerose spie. A Shadowdale, Jyordhan morì in circostanze particolari. (Abbattuto da Khelben Arunson quando tentò di tendergli un'imboscata mentre il mago visitava la Valle). Questo successe quando Shadowdale non aveva una guida ufficiale. Jyordhan aveva nominato Lyran, un Melvauntiano, come successore, ma senza il Pendaglio, scomparso, Lyran fu considerato un pretenzioso dalla Gente della Valle. (Khelben prese il Pendaglio di Ashaba e lo condusse a Waterdeep con lui, promettendo di trovare una giusta guida per Shadowdale). Nello stesso tempo in cui le Valli si rafforzavano e scacciavano le spie, circolarono voci di grandi tesori nelle rovine ai confini delle lande Zhent, con la speranza di attirare avventurieri al loro seno. Uno dei primi di questi gruppi fu quello dei Cavalieri di Myth Drannor. Erano quelli che saccheggiarono la Torre Fiammeggiante, attaccarono il Tempio nel Cielo, abbatterono Xantriph la Voce di Bane, e liberarono il Tempio dal suo attracco sopra la Torre Fiammeggiante. Nonostante Xantriph fosse rimpiazzato da un beholder meno abile, Xulla, l'attacco danneggiò la credibilità della Voce di Bane e avrebbe avuto meno influenza sugli Zhentilar. Manshoon riconobbe ciò e si alleò con un altro beholder, Manxam, che divenne la sua spia maggiore e co-cospiratore. Manxam si dice essere più giovane, ma molto più saggio di quanto fosse Xantriph. Il colpo successivo contro gli Zhent avvenne a Daggerdale. Malyk, mai popolare per la gente, fu sfidato e abbattuto da Randal Morn, vero pretendente al trono di Daggerdale. Rincuorati, i paesani delle Valli insorsero contro i loro governanti Zhent e li rispedirono indietro attraverso i resti di Theshendale.


La Presa della Cittadella:

Molte rabbiose ed esagerate fantasticherie circondano quello che spesso è descritto come "il tradimento di Zhentil Keep". Elminster giura che, per quello che può dire, gli Zhentarim progettarono a sangue freddo la conquista della Cittadella del Corvo dall'inizio, e con essa, molte delle forze armate delle altre città del Mare della Luna. Naturalmente, una tal mossa non poteva essere fatta subito. Primo, gli Zhentarim non erano forti abbastanza per rischiare di agire apertamente contro le altre città della regione. Inoltre, troppi maghi e avventurieri di grande potere vennero alla Cittadella per poter avere possibilità di successo. Così mentre gli anni trascorrevano, molti negli Zhentarim propugnarono di lasciar la presa sul piano di conquista della Cittadella. Dopotutto, le vite e le ricchezze di altra gente difendevano Zhentil Keep stessa così bene che le monete affluivano in abbondanza in città grazie alla benefica atmosfera commerciale. Invece, fu fatta pressione alla Rete Nera dai suoi sostenitori (o magari galvanizzata dai successi recenti contro la flotta Mulmanica). Per qualunque ragione, dopo quasi ottanta inverni trascorsi, il tempo di agire sembrava giunto. Maghi Zhentarim nella Cittadella usarono veleno e magia per massacrare i non-Zhentilar nella guarnigione e quindi presero possesso della cittadella. Agirono quando una grande armata di orchi si stava avvicinando alla Cittadella e molti dei guerrieri erano intenti a prepararsi per la battaglia. Gli orchi (aiutati dalla magia Zhentarim, e quasi sicuramente spinti all'attacco dalle promesse degli Zhentarim) prevalsero nella carneficina. I guerrieri sconfitti trovarono le mura ostili. Intrappolati in una morsa, furono catturati su terreno aperto e massacrati. Galauntar Hawkhelm, dalla capigliatura grigia nonostante l'uso prolungato di pozioni di longevità, radunò un piccolo numero di abili guerrieri che considerava leali. Più tardi sarebbero diventati i Cavalieri del Nord, aspri nemici di ogni cosa Zhent. Tragicamente, Hawkhelm fu ferito mortalmente nella carica e non vide mai i suoi cavalieri divenire liberi. Quando la notte scese, la bandiera di Zhentil Keep sventolava sui bastioni della Cittadella. Zhentil Keep aveva pianificato di spazzar via le armate delle città del Mare della Luna con questo colpo e rendere i suoi rivali privi di difese. Con la Cittadella presa, un impero sotto l'egida degli Zhentarim era supposto di sorgere rapidamente. Quindi, truppe Zhentilar si posero fuori Melvaunt, Thentia, Yulash, e Daggerdale anche con la scusa di rimpiazzare le truppe che vennero "tragicamente sopraffatte" sotto Hawkhelm. I membri degli Zhentarim, comunque, avevano tenuto d'occhio la cautela dei vicini e la potenza degli avventurieri nell'area. Le altre città, appreso del tradimento degli Zhentarim attraverso la magia, si prepararono ad agire. La maggior parte delle truppe di Melvaunt, portate sul campo a resistere gli orchi, semplicemente aspettarono per il tradimento Zhent. Il Cormyr mandò truppe a Daggerdale, e la Sembia spedì mercenari e molto denaro a Hillsfar, intendendo fermare Zhentil Keep dal conquistare le Valli. Molti maghi solitari e bande di avventurieri furono responsabili di sconfitte delle truppe Zhentilar in tutto il Mare della Luna. Più di qualche mago Zhentarim che operava sotto copertura nelle città straniere fu smascherato prontamente e pubblicamente smembrato; era chiaro che le loro identità e attività erano note da molto tempo. In tutto, i guadagni Zhent erano magri, molto di Daggerdale fu riguadagnato, mentre il grosso degli Zhentilar fu fermato a Yulash dai Mantelli Rossi di Mulmaster. La situazione finì in stallo rapidamente quando a Yulash scoppiò la guerra civile. Con la venuta dell'inverno, Zhentil Keep immediatamente imparò la prudenza, e iniziò un tempo di pace instabile. Gli Zhentarim combatterono poche schermaglie attorno Yulash e Voonlar per ricordare a tutti che gli Zhent erano troppo potenti per scherzarci, ignorarli o tentare di bloccarli. Comunqe, gli Zhentarim smisero di affidarsi alla guerra aperta per raggiungere i loro scopi e stabilirono reti estese di agenti spesso inconsapevoli per perseguire i loro obiettivi e interessi. La sua nuova politica dipendeva dalla corruzione e dalla dominazione locale dei maghi. Furono il fato e le opportunità che salvarono gli Zhent dal contrattacco della primavera successiva. Facendo affidamento sulla distrazione della minaccia Zhent, Lashan di Scardale attaccò i suoi vicini. Peggio ancora, la forza Cormyro-Sembiana era molto a nord, incapace di opporsi rapidamente a Lashan. La pace con Zhentil Keep era necessaria, e gli Zhentarim fecero affidamento su tale necessità per guadagnare un vantaggio anche nella sconfitta nel condurre tale potenza ad affrontare l'iniziativa di Lashan. Intrappolati in un vincolo, i nemici degli Zhent non poterono rifiutare. Alla fine, Lashan fu fermato, e gli Zhentarim erano ben avviati sulla strada per la fondazione di una nuova base segreta a Scardale con la parte degli agenti che lasciò nel multilaterale governo provvisorio della Valle. I guadagni di Zhentil Keep nel sud furono seguiti da perdite nel nord. Mentre tutti i lati nel conflitto di Scardale erano esauriti dalla guerra, i Cavalieri di Myth Drannor ritornarono a Shadowdale e restaurarono il leggittimo governo della Valle. (Khelben Arunsun diede loro il Pendente di Ashaba in ringraziamento dei servizi resi a Shadowdale e a lui stesso). L'influenza Zhentarim fu scacciata dalla vallata. Nei pochi anni seguenti le cose stagnarono nel Mare della Luna e nelle Valli, con le varie fazioni che facevano mancati attacchi gli uni agli altri e la guerra civile a Yulash che continuava. Nell'Anno del Principe (1357 CV), l'Alto Intercessore di Bane spedì una forza emissaria, guidata dal Grande Inquisitore Ginali (che lavorò con un beholder di nome Orox) all'Altare Nero di Zhentil Keep per tentare di riportare quella chiesa sotto il suo controllo. Alcuni chierici-guerrieri affiliati con l'Alto Intercessore avevano attaccato l'Altare Nero e Fzoul durante questa missione. Se Ginali non avesse potuto persuadere Fzoul a ritrattare e riunirsi alla principale chiesa Banita nel Mare della Luna, i suoi ordini erano di costruire un secondo tempio di Bane nella città per amministrare i veri fedeli che videro la luce, e da qui per lavorare a riprendere l'Altare Nero. Fzoul, preoccupato dalle problematiche gesta di una certa Alias degli Obblighi Azzurri e da una lotta al potere dentro i ranghi degli Zhentarim che consisteva nel conquistarsi una donna con capacità di usare incantesimi del fuoco (Shandril Shessair), si ritirò nella sua torre e abbandonò brevemente l'Altare Nero (che i Baniti Ortodossi chiamavano ancora Santuario Nero). Quindi egli rifiutò forzatamente le richieste di Ginali di rientrare nella chiesa principale e riprese il controllo sull'Altare Nero, e un breve periodo di aperto conflitto tra la fazione di Fzoul e i Baniti Ortodossi iniziò. Fzoul attese abbastanza a lungo prima di agire, tanto che i più ortodossi membri della sua fede si scissero e si unirono a Ginali, che eresse un piccolo nuovo tempio a Bane chiamandolo il Santuario Oscuro (che l'Alto Intercessore da Mulmaster assicurò essere il vero nome del tempio a Zhentil Keep). Quindi, il mondo cambiò.

Il periodo dei disordini:

Nell'Anno delle Ombre (1358 CV) l'avatar di Bane apparve a Zhentil Keep. Fu costretto a lasciare i cieli da Ao, assieme alle sue divinità alleate, in risposta al furto delle Tavole del Fato. Furono infatti Bane e Lord Myrkul che rubarono le Tavole del Fato. Credevano erroneamente che le Tavole fossero la chiave al potere di Ao. La notte che Bane cadde a Zhentil Keep è conosciuta da tutti gli Zhent come l'Arrivo. In quella notte fatale, accompagnato dal fuoco nell'aere, lo spirito di Bane cadde dai cieli, direttamente sulla cima del suo oscuro tempio a Zhentil Keep, il Nero Altare. La forza dell'atterraggio distrusse il tempio, a eccezione della sala del trono che serviva come altare per il potere di Bane. Una volta che Bane si abituò al suo nuovo corpo, quello del cittadino Zhent Trannus Kialton, ordinò che l'Altare Nero fosse ricostruito in una forma più consona alla sua gloria. Fzoul e Sememmon, un mago degli Zhentarim, condussero un plotone zhentilar nell'assalto alla Torre Contorta di Ashaba per conto di Bane, così che potesse raggiungere il tempio di Lathander lì presente. Quando l'avatar mortale di Bane fu distrutto in una battaglia con Mystra, Mezzanotte, ed Elminster al tempio di Lathander, Bane s'impossessò del corpo di Fzoul per un periodo di tempo finché non si trasferì in una forma di ossidiana. Bane e Myrkul lavorarono assieme durante il Periodo dei Disordini, seguendo la loro diabolica agenda mentre i Reami erano scossi per il caos dell'arrivo degli avatar. Bane venne ucciso da Torm, Dio del Dovere, fuori dalla città di Tantras. Myrkul morì sopra i cieli di Waterdeep, vittima dalla magia della maga Mezzanotte. Cyric abbatté il corpo fisico di Kelemvor Lyonsbane, che era stato un compagno di viaggio sia suo che di Mezzanotte, ma lo spirito di Kelemvor risorse intrappolato nella spada Godsbane. Quando il Periodo dei Disordini finì, Mezzanotte aveva preso il mantello di Mystra come dea della magia. Cyric era asceso a divinità e guadagnò i domini di Bane, Myrkul, e Bhaal, quest'ultimo apparentemente morto dopo essere stato bandito dalle Isole Moonshae. La religione di Cyric era centrata sul suo nuovo tempio a Zhentil Keep, chiamato il Circolo delle Tenebre, con Maskul Mirrormane come alto sacerdote. L'avatar di Iyachtu Xvim, il figlio divino di Bane, fu distrutto durante i primi giorni del Periodo dei Disordini. Il suo spirito sopravvissuto fu trascinato in un antico circolo di prigionia sotto Zhentil Keep. Xvim rimase lì, incapace di andarsene e furioso di essere stato rimosso dal disegno, prima di avere la minima possibilità di colpire suo padre. Impegnò la sua oscura intelligenza e la sua ira ribollente nel trovare una via di fuga. Un piccolo drappello di saggi e studiosi proposero la teoria radicale che Ao stesso avesse una conoscenza divina dell'ascensione di Cyric a divinità e quindi ostacolò Xvim in modo che il simil-potere non potesse correre ad occupare il vuoto lasciato dalla morte di Bane. Xvim avrebbe potuto legittimamente ottenere le aree di influenza di suo padre, perché della stessa carne, sangue e spirito del dio diabolico. Detto semplicemente, Xvim era l'erede di Bane.

Mantenendo la fede:

La venuta degli avatar portò molti danni, dolore e confusione nei reami. Attraverso città e campagne, aree di magia selvaggia comparvero dal nulla, e in alcuni luoghi la magia morì. Fu un tempo di riorganizzazione, ricostruzione e vendetta. Non tutti i sacerdoti dell'ultimo, grande Bane sciamarono sotto i vessili di Cyric. Molti sostennero ostinatamente che Bane non era morto, ma che invece era nel mezzo dell'esecuzione di un piano veramente astuto. Sarebbe ritornato, assicurarono ad una popolazione che dubitava, e si sarebbe ricordato di coloro che lo avevano tradito e ne avrebbe disposto adeguatamente. Molti di questi sacerdoti - che si fecero chiamare Baniti Ortodossi, i Fedeli che Attendono, i Veri Seguaci di Bane, e altri ancora più pretenziosi nomi - puntarono sul fatto che le loro preghiere per ottenere incantesimi erano ancora soddisfatte come un segno che Bane era vivo e vegeto. Alcuni di questi testardi e fuorviati folli realizzò che era proprio Cyric stesso che dava loro accesso a quei poteri. Alcuni saggi versati nelle faccende divine sostengono che Cyric perpetuò questa situazione confusa per due ragioni: Primo, era il dio della menzogna e non poteva resistere alla possibilità di prevaricare in una tal volgare maniera. Secondo, sperò di poter allettare questi sacerdoti ostinati alla sua causa. Dopotutto, Ao decretò che il potere di una divinità sarebbe cresciuto e diminuito in proporzione con la quantità dei fedeli della divinità e della loro fede. Gli ostinati, ma incredibilmente fedeli, sostenitori di Bane erano una vasta fonte di fede, e Cyric ambiva ad averli per sé. Per tre anni, Cyric tenne la menzogna viva, ma il numero di cocciuti Baniti che "videro la luce del Sole Oscuro" e cambiarono fede diventando Cyriti erano pochi comunque. Cyric gradualmente perse la pazienza con i Baniti Ortodossi. Oltretutto, divenne furioso al loro rifiuto di riconoscere la sua grandezza e smise di avere una politica di tolleranza. Durante questo periodo, Iyachtu Xvim mantenne una forma incorporea in un antica fossa sotto Zhentil Keep. In maniera molto simile a come l'antico dio Moander giaceva intrappolato sotto Yulash finchè non venne liberato, così Xvim fu intrappolato sotto Zhentil Keep, irritato e tramando piani.

Il massacro dei baniti:

Dacché il potere di Cyric fu consolidato - ed era indubbiamente una considerevole quantità di potere - egli si impegnò in una terribile mossa di calcolata crudeltà. In una gelida notte, l'ultima notte di Marpenoth nell'anno delle Vergini (1361 CV), una massiccia colonna di fiamme eruttò da una nube che aleggiava bassa e infiammò il Nero Altare di Zhentil Keep. Questo era il segnale per dare inizio al Massacro dei Baniti. Il Massacro dei Baniti fu un'Inquisizione lanciata da Cyric attraverso il suo agente Xeno Mirrormane, il fratello di Maskul Mirrormane. Xeno condusse i seguaci di Cyric attraverso le oscure e contorte strade di Zhentil Keep in un tentativo di ripulire la città da tutti i seguaci di Bane. I seguaci noti di Bane furono trascinati fuori dai loro letti con le lame alla gola. Le attività commerciali possedute dai Baniti furono vandalizzate, depredate o bruciate. Nei giorni seguenti, vasti combattimenti agitarono Zhentil Keep e resero la sopravvivenza ancora più difficile e pericolosa del solito. Oltre a bruciare l'Altare Nero dei più moderati Baniti che seguivano Fzoul, i seguaci di Xeno assediarono e demolirono il Santuario Nero, la chiesa degli ultra-ortodossi credenti Baniti a Zhentil Keep. Fu distrutto in modo che nemmeno un mattone rimase saldato ad un altro. Il Massimo Inquisitore Ginali del Santuario Oscuro scomparì nella confusione e riuscì ad evitare la purga di Xeno (nonostante si assicuri che fosse morto nel Massacro dei Baniti). Ai Baniti furono date due scelte: convertirsi a Cyric o spiegargli di persona perché non avevano intenzione a convertirsi. Naturalmente, la seconda maniera prevedeva la morte del banita, dato che solo allora avrebbe potuto incontrare Cyric, Dio dei Morti, faccia a faccia. Questa si dimostrò una tecnica di reclutamento molto efficace, e molti indubbiamente "videro la luce del Sole Nero". Maskul Mirrormaine fu sconfitto dal suo più giovane fratello, Xeno, dopo che il Massacro dei Baniti raggiunse l'apice, e Xeno prese il comando del Circolo dell'Oscurità. Il Circolo dell'Oscurità scelse di prendere ciò che rimaneva dell'Altare Nero e spostò la chiesa di Cyric in quel luogo, lasciando la loro più modesta struttura originale in favore di un nuovo complesso di templi. La chiesa riconsacrata divenne l'Altare Nero di Cyric, ed era l'unico tempio di morte e conflitto a Zhentil Keep; Cyric il dio venerato tra le sue folli mura. Fzoul Chembryl, il Gran sacerdote del Nero Altare Banita, ebbe il permesso di vivere grazie ad una misteriosa "speciale connessione" con Cyric, così come le sue estese relazioni con la Rete Nera. Il Massacro dei Baniti durò per tutto il resto dell'anno. Alla fine, al primo giorno di Hammer nell'anno di Helm (1362 CV), Mirrormane dichiarò che si sarebbe dovuto far riferimento a questo anno dai fedeli come l'Anno Uno del Dominio Indiscusso di Cyric. L'inquisizione era finita, e fu dichiarata un completo successo. Nei fatti, ad ogni modo, il traguardo del Massacro dei Baniti, e cioè di eliminare tutte le tracce di fede in Bane dalla città, non fu un così gran successo. (Gli storici notarono con interesse che i Cyriti non ripeterono la "pulizia" in altri luoghi di potere Zenthilar come Yulash, Darkhold, Teshwawe, e la Cittadella del Corvo.) Zhentil Keep è ricca di passaggi sotterranei, fognature, e catacombe. La religione Banita fu portata nel sottosuolo, figurativamente e letteralmente. Certamente la maggioranza dei devoti a Bane si convertirono o furono sottoposti a esecuzione, ma alcuni sopravvissero, più determinati a continuare nel loro credo che mai, il loro odio come una luce pulsante e bianca nei loro cuori corrotti. Un piccolo gruppo di Baniti che si riversarono nel sottosuolo passarono attraverso una poco usata sezione delle fogne e incapparono nelle rovine della parte sotterrane di un fortilizio nel Quartiere Straniero. Questi malconci e risentiti seguaci percepirono una presenza familiare, abbastanza vicina da poterla raggiungere. Si trattava di Xvim, dentro alla sua fossa, quasi privo di energie. Alla fine Xvim venne accettato da costoro come il vero erede di Bane. Egli quindi prese le forti credenze di questa piccola setta e iniziò a riprendere le forze.

Il consolidamento:

Per i seguenti sei anni, la città di Zhentil Keep crebbe in potenza e malvagità. Anche se c'erano templi di altre divinità, era Cyric che guidava attraverso il suo clero ed i seguaci. Durante questo periodo, i seguaci di Cyric consolidarono i loro guadagni e formarono una gerarchia ecclesiastica. La Rete Nera continuò nei suoi tentativi di dominio del Mare della Luna e delle Valli, mentre il clero di Cyric divulgava la sua potenza nei Reami. Durante questo periodo, la crescente potenza di Cyric nel Faerun costrinse il Gran Intermediario di Bane a nascondersi. La chiesa degli Inquisitori di Cyric imperversò senza posa, volendo mettere le loro mani sulla più grande manifestazione vivente dell'ora discreditato potere di Bane, ma il Grande Intermediario scivolò loro tra le dita. Uno sguardo costante fu mantenuto alla sua sontuosa ritirata in Sembia; comunque, egli non si mostrò mai là per reclamare le ricchezze che senza dubbio aveva accumulato durante la sua preparazione. (Si nasconde ancora a Mulmaster, che è sempre stata la sua roccaforte ). L'odio di Cyric per Mystra continuò a suppurare. Infatti, anche se i membri del suo clero fecero del loro meglio per fare proseliti nel suo nome, Cyric era insoddisfatto. Sperava in meglio, senza badare a quanto stessero andando meglio le cose. Voleva comandare la lealtà, la fede e l'obbedienza di tutti nei Reami, e iniziò a riflettere su come meglio ottenere questo obiettivo. La guerra civile a Yulash continuò a trascinarsi, con Zhentil Keep a sostegno di una fazione e Hillsfar a sostegno dell'altra. La guerra era ora degenerata in una prolungata e nascosta lotta tra le ombre, puntinata da occasionali scoppi di aperte schermaglie su più larga scala tra forze militari.

Il riallineamento:

Durante il periodo di consolidamento, le forze della Rete Nera, condotte dallo stregone Manshoon, realizzarono che Cyric non era Bane. Dove Bane era un esperto, volonteroso, paziente ordinamento, Cyric era un folle, una testa calda che ancora manteneva le sue prospettive mortali. Cyric era un veleno per Zhentil Keep. Manshoon fece con calma dei piani per riposizionare la principale base della Rete fuori Zhentil Keep. Lungo un periodo di sei mesi, segretamente e gradualmente, spostò scorte, altre risorse, e personale in nuovi alloggi nella Cittadella del Corvo. Gli Zhentarim presero possesso di una grande porzione del disordinato complesso. Lord Chess fu troppo stupido per notare il cambiamento, Xeno Mirrormane fu troppo occupato con i problemi gerarchici all'interno della chiesa di Cyric, e lo stesso Cyric nella sua arroganza mai e poi mai pensò che Manshoon avrebbe potuto pensare un'azione simile, e ancora meno che l'avrebbe intrapresa davvero. Fzoul Chembryl sapeva con precisione cosa stava bollendo in pentola, ma non disse nulla. Fzoul, ancora amareggiato dalla sua caduta dal potere e dai privilegi dopo il Massacro dei Baniti, decise che quello che Manshoon scelse di fare non fosse affar suo. Inoltre, Fzoul era ancora parte del Circolo Interno degli Zhentarim, e capì molto bene che le azioni di Cyric avrebbero portato alla rovina. Fzoul pensò che la miglior cosa fosse di tirarsi indietro e lasciare che Manshoon facesse i cambiamenti necessari. All'inizio dell'Anno del Bastone (1366 CV), la riallocazione delle risorse Zhentarim era completata. Impiegò solo sei mesi per essere terminato, e nessuno di quelli che non doveva sapere tutto ciò ne seppe alcunché, finchè fu fin troppo tardi.

L'anno della discordia:

L'anno dello Stendardo (1368 CV) iniziò con speranza - quindi si disintegrò rapidamente. Precisamente sei anni dal giorno in cui venne dichiarato il Dominio Incontrastato di Cyric, gli Inquisitori di Cyric lanciarono una seconda inquisizione a Yulash, Darkhold, Teshwawe e la Cittadella del Corvo. L'obiettivo era semplice: ripulire tutti i possedimenti Zhentish di tutti i miscredenti. L'inquisizione andò bene, anche se i risultati inquisitori a Yulash dirottarono risorse dal combattere le forze Hillsfariane sul posto. Gli Zhentilar di Yulash diventarono progressivamente vulnerabili alle offensive Hillsfariane, lasciando Hillsfar vincitore - con un pluriglorificato tumulo di rovine racchiuse in un cadente muro di cinta. Anche con il successo dell'inquisizione, Cyric non fu soddisfatto. Necessitava che la gente non solo lo temesse, ma anche che avesse fede in lui, che lo adorasse. Per ottenere tutto ciò, creò la Cyrinishad, la storia dogmatica di Cyric (ed estremamente rivisitata dal dio stesso). Questo lavoro doveva essere concepito in modo che chiunque leggesse le sue pagine sarebbe divenuto un leale seguace del Sole Nero, credendo, in effetti, che Cyric fosse l'unica divinità degna di fede. Tutti gli altri dei di Faerun, senza credenti, sarebbero decaduti. Ad ogni modo, doveva essere trovato giusto redattore e doveva saper trasferire le parole negli scritti nel giusto modo, costruendo i periodi delle frasi in armonia con gli incantesimi necessari a rafforzare il lavoro. Molti tentativi furono fatti per scrivere il tomo, ma nessuno di essi ebbe il potere di convertire il lettore in tutto il suo essere. Avevano tutti un difetto o l'altro. Un Cyric irritato uccise senza pietà ogni singolo scriba che falliva ogniqualvolta non riusciva a far superare alla sua opera i test del dio. Cyric finì per uccidere tutti gli scribi conosciuti di Zhentil Keep per questo. Bevis, un illuminato che fu torturato fino alla morte per aver scritto una versione inadatta del Cyrinishad, disse di avere una figlia, Rinda, che era stata iniziata come scriba, ma non era ancora pronta per esserlo definitivamente. Rinda fu coscritta forzatamente per fare ancora un tentativo di trovare il talento adatto per scrivere il tomo. Per sua fortuna, lei aveva il talento necessario per scrivere il libro nel modo che Cyric voleva fosse scritto, e sorprendentemente, influenzò davvero le menti di tutti coloro che lo ebbero letto.

Il piano di Cyric:

Sopra ogni cosa, Cyric temeva di perdere i credenti di Zhentil Keep. Suppose correttamente che se avesse perso la fede degli abitanti della Città, avrebbe perso il potere di cui necessitava per mantenere il controllo della Città delle Lotte, il suo centro di potere nella Distesa Grigia (Ade). Quindi per poter non solamente consolidare la sua posizione a Zhentil Keep e in altri luoghi, ma anche per incrementarla, Cyric lanciò un attacco a tridente. Il primo dente fu la creazione del Cyrinishad. La storia della sua vita fu chiamata, davvero appropriatamente, La Vera Vita di Cyric, e fu commissionata da Fzoul Chembryl, supportato da Oghma, Dio della Conoscenza, e scritta da Rinda, la stessa scriba che stava creando il libro pieno di follia di Cyric. Mask, Dio degli Intrighi, fu anche egli un partecipante della controcospirazione. Il secondo dente fu il rilascio di speciali costrutti creati da Gond Wonderbringer, Dio delle Invenzioni, e in tutte le maggiori città dove c'erano Zhentarim a governare. Questi tempistici inquisitori abbatterono chiunque avesse detto solo una singola parola poco lunsinghiera su Cyric. Il terzo dente del piano di Cyric riguardò un attacco su Zhentil Keep ad opera di giganti del ghiaccio, gnoll, ed altri umanoidi, progettati da Cyric stesso. Voci dell'esercito alle porte avrebbero galvanizzato la fede della città in Cyric, incrementando rapidamente il suo potere. L'esercito avrebbe attaccato Zhentil Keep, ma prima che avesse fatto qualche duraturo, grande danno, Cyric sarebbe intervenuto, salvato la città e ottenuto la gratitudine perenne, l'adulazione, e il credo della popolazione. Sfortunatamente per Cyric, tutti e tre i denti furono smantellati quasi fin dalla loro concezione. Come detto precedentemente, Oghma e Fzoul iniziarono la creazione di una versione reale della vita di Cyric. Mystra, Dea della Magia, intervenne contro gli inquisitori. E Oghma riuscì a combinare le cose in modo che quando Fzoul radunò i fedeli di Zhentil Keep per far udire loro alcuni brani dal Cyrinishad alla vigilia dell'attacco dell'esercito invasore, i sacerdoti avrebbero invece letto la sezione finale de La Vera Vita di Cyric, che diceva come il Dio stava pianificando di ingannare la città. Allo stesso tempo una rivolta sarebbe stata sobillata nel dominio extraplanare di Cyric, la Città delle Lotte.

La morte di Lord Chess:

Lord Chess, l'affettato, grasso governatore di Zhentil Keep che govenrò la città solo sulla carta, fu ingannato da Mask affinché conducesse un rituale per vincolare Kezef il Mastino del Caos, un'entità con cui Cyric stava barattando per rintracciare lo spirito di Kelemvor Lyonsbane, che Cyric non aveva mai trovato. (Un punto che lo ossessionò e contribuì alla sua sempre crescente paranoia.) Chess era risentito che Cyric avesse ucciso Leira, Dea delle Illusioni. Leira aiutò Chess nel dissimulare la sua disgustosa mole alle cortigiane. Senza di lei, la sua grassa forma era di nuovo in piena vista, una tortura per un così vanitoso uomo. Mask usò il risentimento di Chess per convincerlo ad aiutarlo con il rituale, che fu tenuto sul tetto della Torre della Staffa Nera a Waterdeep senza metterne al corrente il proprietario. Il Mastino del Caos fu intrappolato, ma al costo della vita di Chess. Mask tentò di incolpare Mystra per il contratto, quindi lasciò il corpo nella torre, per raggirare gli istruiti abitanti di Waterdeep negli anni a venire.

Lotte nella Città delle Lotte:

Cyric, come dio della morte, otteneva molto potere dalla parte del reame dei morti conosciuto come la Città delle Lotte, dove il suo Castello d'Ossa era situato. Una fase chiave del piano per contrastare le ambizioni di Cyric era rivolta alla Città delle Lotte. Questa rivolta, incitata dagli inquisitori - che erano ora liberi dal controllo di Cyric - fu fatta coincidere con la cerimonia in cui Fzoul stava per leggere a Zhentil Keep la Vera vita di Cyrc. Molti degli dei parteciparono in questa parte del piano, dopo che Mystra convinse ognuno di loro della pura grandezza del tradimento di Cyric e di che cosa avrebbe significato per ognuno di loro. La sola condizione che gli altri dei posero, fu che sarebbero stati in grado di rimuovere magicamente quei cittadini di Zhentil Keep che erano fedeli a loro dopo che Fzoul avrebbe letto La Vera Vita di Cyric prima dell'invasione. Uno degli inquisitori spedito per risvegliare la Città delle Lotte era controllato da uno spirito chiamato Gwydion lo Svelto, che morì come mortale quando Cyric lo imbrogliò facendolo pensare che stava agendo agli ordini di Torm, Dio del Dovere. Gwydion morì senza alleanze con alcun dio; ma fu reclamato da Cyric nella vita dopo la morte, e rinchiuso nel Muro dei Senza Fede finché il suo spirito fu messo all'interno dell'inquisitore.

La distruzione di Zhentil Keep:

Xeno Mirrormane, Alto Sacerdote di Cyric, si confrontò con Fzoul dopo la sua lettura, ma il danno era fatto. L'Altare Nero, il tempio di Cyric in Zhentil Keep, fu quasi immediatamente colpito da un potente fuoco divino lanciato da Mask, che aveva detto a Fzoul che avrebbe aiutato il prete quando chiamato in causa. Le fiamme divorarono Xeno Mirrormane e procedettero a fare lo stesso col tempio. Non appena Cyric sedette nella sua sala del trono, immobilizzato dal fatto che un crescente numero di fedeli smisero di credere in lui, le armate che Cyric aveva spedito iniziarono a portare distruzione a Zhentil Keep. Il loro attacco fu devastante. Le armate di orchi che servirono negli Zhentilar, risentiti dei loro maltrattamenti sotto il dominio di Cyric, insorsero e si ritirarono dalla città, facendo saltare il Ponte Tesh e il Ponte Force. Questo tagliò fuori il Quartiere Straniero, che è situato nel lato sud del Fiume Tesh, opposto agli altri quartieri cittadini. Ironicamente, questo atto di distruzione avrebbe salvato la porzione più a sud della città, dando agli Zhent qualcosa su cui ricostruire più tardi - dopo l'assedio.

Fine dei giochi:

Come già detto, Mask aveva finto di essere la lama Godsbane fin dal tempo in cui Cyric prese la spada, mentre ancora era mortale, da un gruppo di halfling alle Querce Nere in una battaglia durante l'Era dei Disordini. Questa stessa spada fu usata da Cyric per uccidere Kelemvor. Invece dello spirito di Kelemvor che andava alla deriva all'altro mondo, Mask prese il suo spirito e lo nascose nella spada. Cyric, infuriato per il tradimento di Godsbane (che fu rivelato durante la rivolta alla Città delle Lotte), frantumò la spada. L'azione liberò Kelemvor, e sembrò distruggere Mask. Kelemvor usò i resti di Godsbane per abbattere la manifestazione di Cyric e lo fece andar via dalla Città delle Lotte. Cyric sopravvisse, perdendo i suoi poteri di Dio dei Morti e la sua base di potere nella Distesa Grigia. Si dice che ora risieda da qualche parte nel piano abbandonato detto Pandemonio. Kelemvor diventò il nuovo Dio dei Morti. Raccolse il mantello del Giudizio dei Dannati e trasformò il Castello delle Ossa nella Spira di Cristallo, un riflesso del principio della chiara e non oscura giustizia che fece divenire la chiave del suo manto divino. La vita fu ridata a Gwydion e gli fu affidata la missione di proteggere la scriba Rinda, che ancora aveva il Cyrinishad. Il libro, nonostante la ritirata di Cyric, era ancora devastantemente potente.

Il problema dei disertori:

La sezione sud di Zhentil Keep sopravvisse grazie ad un fortunoso disastro, quando le armate di giganti del freddo, dragoni bianchi, gnoll e goblinoidi assediarono la sezione nord della città. Quando fu chiaro che Cyric non era in grado di aiutare la città, e che anche il suo clero stava morendo, molti Zhentilar si fermarono un momento a riflettere sulla situazione. Eccoli lì, sotto attacco di un grosso esercito di umanoidi, giganti, e dragoni, di cui si mormorava fosse stato mandato proprio da Cyric stesso. Ora Cyric non era rintracciabile da nessuna parte, il suo tempio era in fiamme, e molti dei comandanti Zhentilar erano dispersi o giacevano morti. Per molti Zhentilar, c'era solo una cosa da fare. Scapparono. In una splendida manifestazione di motivato amor proprio, almeno 1500 degli Zhentilar e Zhentarim che difendevano la città, principalmente ufficiali, si tolsero le insegne e abbandonarono i loro uomini. Mentre alcuni si persero semplicemente nelle viuzze contorte del Quartiere Straniero e fallirono nel trovare un modo per attraversare il fiume, la maggior parte divennero predoni o bande di briganti, trasformando il Mare della Luna e le sue strade in un posto pericoloso. Le strade nel raggio di cento miglia divennero il bersaglio preferito dei briganti, che di solito erano dai quattro agli otto guerrieri. La maggior parte del tempo, i briganti erano felici giusto di saccheggiar vivande, denari e valori dai passanti. Le vittime che non facevano resistenza venivano lasciate andare, a volte dopo un sonoro pestaggio. I sacerdoti di Cyric o Bane, così come ogni credente che mostrava fiero questi simboli sacri, vennero massacrati senza pietà. I briganti temevano che se avessero lasciato andare queste persone, lo spirito devoto avrebbe chiamato la vendetta divina di questi Dei. "Niente prigionieri" significa "niente suppliche per interventi divini". Quei disertori che si persero nella città spesso cadevano nell'alcolismo. Nelle loro menti, questo era un destino infinitamente migliore che venir portati alla morte da un gigante del freddo o dal soffio ghiacciato di un dragone bianco che li avrebbe congelati per tutta l'eternità. I più ambiziosi e capaci di lavorar sodo tra loro, comunque, si spostarono negli edifici del deserto Quartiere Straniero e avviarono attività da soli. Alcune veramente fruttuose. Qualunque fosse la loro occupazione - negoziante, ubriacone o brigante - tutti i disertori credettero, stando nel giusto, che Cyric fosse troppo occupato con faccende di grande importanza per dar la caccia a un manipolo di disertori. Per lo stesso motivo, gli Zhentilar ancora a Zhentil Keep erano troppo occupati a sopravvivere nella battaglia, per essere interessati ai disertori. Ironicamente, due Dei furono offesi dai disertori: Tempus, Signore delle Battaglie, e Torm, Dio del Dovere. Il primo perché li ritenne codardi, mentre il secondo, pur non avendo alcuna simpatia per la malvagità di Zhentil Keep, era furioso per il fatto che quei soldati avevano rotto i loro voti (esplicitamente o implicitamente) di lealtà. Anche se nessuno lo sa, un fato molto speciale (e terribile) aspetta ogni disertore, grazie a Torm e Tempus.

La fine dell'assedio:

Il più grande ostacolo all'eventuale recupero di Zhentil Keep erano le armate dei giganti del freddo, gnoll, altri umanoidi, e dragoni bianchi che la circondarono e la attaccarono. Le armate infine lasciarono l'area, anche se rimase qualche creatura vagante. Molti dei dragoni bianchi, i meno organizzati degli attaccanti, se ne andarono per primi, le loro menti rivolte al cacciare e ad altri più draconici obiettivi, preferendo contare i loro gruzzoli. I giganti del freddo furono i successivi ad andarsene. Con Cyric lontano, Zzutam, l'elementale del freddo che i giganti adoravano come divinità, riguadagnò il controllo dei suoi credenti e li rispedì a casa. Zzutam non lo fece per altruismo o amore per Zhentil Keep, ma per principio. Odiava Cyric per quello che il dio oscuro lo obbligò a fare assieme al suo popolo. Zzutam poteva non essere l'elementale più intelligente, ma aveva il suo orgoglio e una buona memoria. Cyric lo umiliò rendendolo succube al suo volere. Ma con Cyric lontano, niente fermò Zzutam dal richiamare le sue forze. Gli eserciti umanoidi furono gli ultimi ad andarsene, intenti com'erano a saccheggiare e a far più danni possibile. Comunque, senza i dragoni e i giganti per mantenere in scacco le forze più elitarie degli Zhentilar, restare in città diventò un'avventura dal rischio crescente. L'ultimo esercito lasciò Zhentil Keep alla fine del quarto mese d'assedio. Si lasciarono alle spalle una collezione di vagabondi e forze dedite al brigantaggio, centinaia di necrofagi di tutti i tipi attratti dalla distruzione e dal massacro, una grande e disorientante rovina a nord del Tesh e una piccola porzione della città protetta da mura al sud che osava ancora farsi chiamare Zhentil Keep.

Il dazio della morte:

E' cosa triste che in tempi di guerra, lo scotto del dolore inflitto cada sulle spalle degli innocenti. Quelli che sopravvissero, in realtà furono famiglie divise, mogli rese vedove, figli resi orfani. Come detto prima, le divinità diverse da Cyric prelevarono i loro fedeli dalla città e li portarono in luoghi sicuri. Molti apparvero nelle Valli, mentre alcuni si materializzarono nei templi delle rispettive divinità ad Hillsfar, Mulmaster, e Thentia. Gli studiosi stimano che della popolazione di 83000 che viveva dentro le mura di Zhentil Keep a quel tempo, circa 13000 furono recuperati in questo modo, molti di loro essendo i più onesti e lavoratori, incluse molte famiglie. In un interessante risvolto di logica, Chauntea la Madre Terra dichiarò che i bambini orfani di Zhentil Keep erano il simbolo della nuova vita ed erano quindi suoi seguaci. Invocando questa logica, li salvò tutti. Furono trasportati magicamente in varie città dei Reami, e i più luminosi furono selezionati per essere cresciuti come druidi dal suo clero. Molte divinità furono scettiche a riguardo del diritto di Chauntea di agire così, ma decisero di non sollevare questioni sulla faccenda per il momento. Questo vale sicuramente per le divinità orientate al bene, che non potevano essere in grado di rimproverare una dea amica per aver salvato dei bambini innocenti, privi di aiuto da un fato crudele. Circa 9000 persone riuscirono a fuggire dalla città prima che il grosso delle armate entrasse. I rifugiati inclusero anche una gran parte della popolazione del Quartiere Straniero. Dacché molti residenti di questo quartiere erano stranieri, non videro ragione di rimanere e combattere (o morire) per la città. In uno di questi scherzi del destino, la fuga degli stranieri di Zhentil lasciò un gran numero di edifici non occupati, edifici che vennero occupati dagli Zhent in fuga dalla zona nord della città. Il dazio della morte a Zhentil Keep, tutto sommato, fu di 42000 persone, circa metà della popolazione al tempo dell'inizio dell'assedio. La parte sud ora contiene 17000 persone. Il rimanente, circa 2500, ancora vivono nella rovinata sezione nord.