Grande Ghiacciaio
Dati Generali
Il Grande Ghiacciaio si trova all'interno delle Terre Fredde, in particolare è attribuito regione del Vaasa. In realtà si tratta di una regione indipendente, ma talmente sconosciuta e spopolata da venire assunto quale parte di quella regione soltanto per fattori di vicinanza ed identificazione.
Questo Ghiacciaio, generato dalla magica collana di ghiaccio della Divinità Ulutiu, si è progressivamente ristretto con il passare dei secoli, difatti fino a tre secoli fa ricopriva interamente anche il Damara ed il Vaasa. L'unico contatto che le altre regioni hanno con queste terre è dato da alcune tribù di Umani (gli Ulutin) che si recano nelle "Terre calde" per scambiare carne ed armi in ferro, per poi tornare nelle profondità del ghiacciaio. All'interno del ghiacciaio sorge la catena montuosa di Nuvularond, una regione che si dice ospiti città perdute e stranamente libere dai ghiacci.
Come è facile pensare un ambiente simile raccoglie flora e fauna del tutto particolare: Draghi bianchi, Remorhaz, Fiori di neve (piante commestibili che viaggiano sospinte dal vento), Fiori di ghiaccio, Vermi di ghiaccio (creature dal pelo bianco lunghe quanto il braccio di un umano che vivono di acque sciolte e fiori di neve), Rothé bianchi o fantasma e Gelugon vaganti. Questi ultimi sono gli "Artigli ghiacciati di Iyraclea", i servitori dell'antica e potente sacerdotessa che si autoproclama la "Regina di Ghiaccio".
Iyraclea (Chr 15,Dis 5, Ger 5 di Auril umana NM) è la signora del Grande Ghiacciaio. Una delle peculiarità che le si riconoscono e quella di rapire dai reami tramite la magia i maghi più giovani e vigorosi. Non si conosce lo scopo per cui lo faccia, ma sicuramente ha un qualcosa di sinistro. Un'altra cosa che si conosce di lei è la profonda adorazione che nutre per Auril la vergine del gelo e che dispone di magie immensamente potenti, di cui alcune create da lei stessa come: rasoio di ghiaccio, pugno di ghiaccio ed artigli freddi. Sono pochi quelli che hanno visto il suo castello scolpito nel ghiaccio e sono sopravvissuti per raccontarlo.