Differenze tra le versioni di "Livien Olenska"

Da Faerun Legends Wiki.
(Dicono di Lei)
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* La mia rogna più grande di sempre: poteva dire di essere una sacerdotessa prima che mi mettessi nei guai! Che dire, la odio. Egocentrica, fanatica, rompiscatole. Amico,non far il mio errore, tienitela cara o questa ti si aggrappa alle natiche come il becco d'un calamaro rognoso. E non è per un cavolo piacevole eh? - [[Delia Vencell]]
 
* La mia rogna più grande di sempre: poteva dire di essere una sacerdotessa prima che mi mettessi nei guai! Che dire, la odio. Egocentrica, fanatica, rompiscatole. Amico,non far il mio errore, tienitela cara o questa ti si aggrappa alle natiche come il becco d'un calamaro rognoso. E non è per un cavolo piacevole eh? - [[Delia Vencell]]
 
* La lama della ribellione gli ha reciso l'aorta, e nel freddo gelo della giustizia adesso giace morta..  [[Toredo la lama libera]]
 
* La lama della ribellione gli ha reciso l'aorta, e nel freddo gelo della giustizia adesso giace morta..  [[Toredo la lama libera]]
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* La mia protetta...guai a chi la guarda male, anzi, guai a chi la guarda. [[Askard Urghrash]]
  
 
==Contatti==
 
==Contatti==

Versione delle 18:40, 15 mar 2010

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Descrizione Fisica e Caratteriale

Ad oggi ha circa vent’anni, e la sua bellezza è pari al suo egoismo ed alla sua determinazione. Nel blu dei suoi occhi porta tutta la profondità del mare, e l’impenetrabilità di un carattere reso tagliente dalle difficoltà della vita.
Dalla madre adottiva ha imparato a sfruttare la propria bellezza, ma anche ad invidiare quella altrui, e a desiderare sempre più di quel che ha. Non si fa scrupoli a prevaricare gli altri se questo si rende necessario per affermare il suo incurabile ego individualista. Nonostante questo sa essere versatile e adattarsi alle situazioni in vista di un possibile guadagno da trarne. Essendo vissuta nei bassifondi del porto sa essere molto rude ed incline alla violenza, se la situazione lo richiede.

Il suo carattere è incostante: a seconda dei casi sa farsi onda placida e carezzevole, marea altalenante che culla, oppure impeto improvviso che travolge e annega, schiuma furente di tempesta che non lascia scampo. Il suo è un cuore d’oceano, né misericordioso né malvagio, semplicemente selvaggio.

Adora dipingere il contorno dei suoi occhi con un pesante trucco scuro, portare monili di poco valore e collane con fili intrecciati e conchiglie che tintinnano ad ogni suo movimento, e lasciare i suoi lunghi capelli sciolti e spettinati. Non teme le intemperie, anzi ama camminare sotto la pioggia senza coprirsi troppo, incurante del vento e del freddo.


Storia

Albeggiava al porto di Waterdeep quando giunse la notizia della bufera notturna, che con violenza inaudita aveva scatenato la furia delle onde e dei venti marini, abbattendosi sulle navi al largo. Una di queste non giunse mai a destinazione, inghiottita dai flutti insieme a tutto ciò che trasportava. Una sola cosa si salvò: la creatura più indifesa di tutte.
Enny camminava sulla banchina, a piedi scalzi lungo la linea della marea che si alzava cancellando le orme del suo passaggio. Possedeva una bellezza che a stento riusciva a resistere al tempo e alla vita che lentamente la sciupava: era nulla più che una prostituta senza troppe ambizioni, che amava guardare il mare per trovarvi dei sogni che l’aiutassero a vivere. E quel giorno il mare le portò qualcosa.
Fu lei infatti a trovare quel fagotto dal quale provenivano flebili lamenti: una bimba la cui sorte volle che facesse il proprio ingresso nel mondo a bordo di una nave nel mezzo dell’oceano, cullata dall’ondeggiare dell’imbarcazione tra i flutti, e scampata alla furia della tempesta.
Enny era solita pensare che gli dei avessero piani bizzarri ed oscuri, ma si convinse che quello era un chiaro segno del volere di Umberlee, e senza esitazione decise che avrebbe cresciuto quella misera vita, per dedicarla alla Dea che lei stessa venerava.

Livien imparò così a vivere nella zona più povera di quella splendente città, senza alcuna morale, educata a semplici precetti di sopravvivenza.
I marinai più anziani, che ricordano ancora i racconti di quel prodigioso ritrovamento, non dimenticano mai di chiedere le sue preghiere prima di intraprendere un viaggio per mare. Perché l’indomabilità degli elementi naturali è cosa nota agli uomini più avvezzi alla vita avventurosa, e coloro che salpano i mari sanno bene che ogni viaggio è un’incognita. D’altronde lei non esita ad invocare la furia della sua Dea, per intimorire i naviganti ed ottenere da loro favori e denaro, in cambio delle sue preghiere.

Dopo anni di predicazione errante sceglie di stabilirsi a Zhentil Keep, città che trova affine al suo carattere, accogliente a modo suo, e che si addice bene alle sue esigenze e alle sue ambizioni. Dapprima lavora alle terme come massaggiatrice, ma inizia presto a scavarsi una via preferenziale e subdola per acquisire una posizione più stabile, che la renda almeno in parte più sicura e protetta. Così è attualmente funzionaria al servizio del governo della Nera, protetta del Signore delle Armi, e per puro piacere personale continua a lavorare alle Terme. Tutto questo per appagare esigenze materiali, perchè il suo unico vero scopo rimane quello di servire Umberlee.


Curiosità

  • Passa molto tempo in solitudine, all’alba e al tramonto, camminando in prossimità della riva a piedi scalzi, osservando l’andamento delle maree.
  • Nelle notti di luna piena adora starsene sveglia in riva al mare, e dipingersi il dorso di mani e piedi con semplici decorazioni.
  • Ha rifiutato innanzi all'avatar di Auril la proposta di divenire suo araldo, mantenendo salda e inattaccabile la sua fede.


Racconti dal forum GDR

Dicono di Lei

  • Mi è capitato di incontrarla per caso ma mi ha subito incuriosito.Molto semplice come donna,non ha peli sulla lingua *si gratta il mento* forse è anche per questo che con lei non mi annoio mai,è divertente e spigliata di certo non le negherò mai la mia compagnia così almeno la vizierò un pò *ridacchia* - Danthill
  • Sono poche le persone che a primo impatto mi chiamano "dolcezza". Ora...le cose sono due: o ha capito tutto della vita, o è troppo, ma troppo professionale.In entrambi i casi, io ci guadagno. Askard Urghrash
  • La mia rogna più grande di sempre: poteva dire di essere una sacerdotessa prima che mi mettessi nei guai! Che dire, la odio. Egocentrica, fanatica, rompiscatole. Amico,non far il mio errore, tienitela cara o questa ti si aggrappa alle natiche come il becco d'un calamaro rognoso. E non è per un cavolo piacevole eh? - Delia Vencell
  • La lama della ribellione gli ha reciso l'aorta, e nel freddo gelo della giustizia adesso giace morta.. Toredo la lama libera
  • La mia protetta...guai a chi la guarda male, anzi, guai a chi la guarda. Askard Urghrash

Contatti

Msn: evilflower@live.it

Utente

Aurin