Elventree
Parlare di Elventree è sempre un piacere per me: tanti sono i bei ricordi legati a quella piccola comunità, e tante le genti che vi ho visto passare.
Elventree è un comunità, non ha mura, non ha guardie, non ha nulla di tutto ciò che contraddistingue una città. Mai nessuno giunse su quella tranquilla radura a picco sul Mare della Luna e disse: "Da oggi qui sorgerà la città tal de tali ed io ne sarò il Re!"
Fin da quando gli elfi abitavano questi boschi (1), gli uomini si radunavano spesso in questa radura, attendendo che il popolo eletto venisse a far loro visita, per discutere, commerciare ma anche per combattere. Infatti per gli uomini, che per gran parte erano originari delle coste del Mare della Luna, la foresta era un reame inespugnabile, dove ogni tenue sospiro poteva essere una freccia diretta al cuore. Ciò da ragione di come sia oggi la comunità. […]
Nonostante siano molti anni che vi alloggio ogni qualvolta giungo nelle terre a nord, rimango sempre incantato dalle deliziose architetture delle abitazioni sugli alberi, da quel magico connubio tra l’arte degli uomini e la gentilezza degli elfi. Nella grande Cormanthor ho visto case sugli alberi simili, ma che un tempo dovevano avere qualcosa di magico da renderle uniche. La comunità è tranquilla e lo sarà per sempre. Chiunque vi arrivi viene circondato ed ammaliato da una tale serenità e calma che fermerebbe anche il più indisposto signore della guerra, ed anch’egli siederebbe attorno al fuoco, alla sera, a sentir le gesta dei passato narrate dalle arpe di qualche abile cantore di passaggio.
Merith Strongbow, Cavaliere di Myth Drannor
1 - si intenda il Cormanthor
Elventree è costruita secondo i canoni della cultura elfica: sentieri che serpeggiano nella foresta, abitazioni ricavate in caverne poco profonde oppure sugli alberi, illuminate da globi fatati di colori soffusi. Non ci sono grandi edifici o radure artificiali, caratteristica che in passato si è rivelata efficace a dissuadere possibili invasori. A Elventree non esistono padroni o signori, ma la legge vine rispettata grazie alla disciplina degli elfi e delle divinità della natura come Silvanus, Eldath e Mielikki. Nei momenti di necessità il villaggio è difeso dai suoi stessi abitanti (tra cui spiccano potenti maghi) e dai sacerdoti di Mielikki e Mystra. L'Aula dell'Unicorno è il nome del locale tempio di Mielikki, ricavato nel cavo di un colossale albero e retto dal Gran Sacerdote Chandlar Hummerspoon. E' presente anche un tempio al dio elfico Corellon Larethian. Il tempio di Mystra rimane invece un mistero, essendo un grande tumulo buio e vuoto, scrigno di portentosi segreti. Di esso si prende cura un misterioso mago, con il volto sempre celato da una maschera.