Aresef Villalobos

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Versione del 2 nov 2009 alle 15:30 di Enghel (discussione | contributi) (Dicono di lui...)

Descrizione Fisica

Altezza media, fisico asciutto e scolpito dal lavoro nei boschi. Capelli scuri e profondi occhi nocciola. Il suo stile di vita quasi nomade, e la spiccata capacità nel ritrovarsi in situazioni regolarmente più grandi di lui, gli hanno col tempo conferito un aspetto più vissuto: dimostra una mezza dozzina di anni più di quelli effettivi. Ha un leggero accento di Nashkel, sua città natale, mitigato dai continui viaggi per Toril.

Carattere

Ironico, dotato di una buona dialettica, coniuga riflessività ed allegria in modo quasi unico. Chi lo vedesse intento in una celebrazione e lo incontrasse subito dopo per la strada, probabilmente, avrebbe difficoltà nel riconoscerlo: prima delle cerimonie quasi trasfigura, lasciandosi permeare dalla Parola del Giusto che si appresta a divulgare.

Storia

Dopo aver salvato la vita a Lloyd O'Gill, sacerdote tormita inseguito da una banda di tagliagole, la sua vita prende una svolta tragica ed inaspettata. La ritorsione dei briganti e gli eventi che questa causa (l'uccisione della giovane moglie Skarlet, la distruzione della loro abitazione, la caccia ai responsabii) costringono Aresef, suo malgrado, a lasciare il Tethyr. Tornato sulla natìa Costa della Spada dopo una parentesi sull'isola di Tirluk, coltiva la sua amicizia con Lloyd, che lo addestra ulteriormente nell'arte del combattimento. Entra a far parte dell'Ordine del Falco, in veste di Cavaliere, ruolo che ricopre tuttora. Nel tentativo di risolvere l'assedio dei non-morti alla Baronia delle Terre di Pietra, si lancia nella ricostruzione di un rituale molto antico, che ritiene adatto alla situazione. Ma durante un agguato teso da alcuni scagnozzi del nemico, precipita col suo cavallo in un crepaccio, salvandosi miracolosamente ma perdendo la memoria. Dopo quasi due anni, la ritrova grazie ad una serie di fortunate coincidenze e all'intervento di Alexia Kertis.

Curiosità

  • Durante il periodo dell'amnesia, si faceva chiamare Daniel, come il personaggio di un racconto della barda Melyssa ispirato a lui.
  • Nello stesso periodo, è andato letteralmente in cerca di se stesso convinto di dover restituire gli appunti del rituale al Cavaliere Villalobos.
  • Porta un ciondolo, originariamente diviso in due parti, frutto della saldatura del pegno delle nozze suo e di Skarlet.
  • Parla un ottimo nanico, con l'accento migliore che un umano possa produrre.
  • Le sue doti di cuoco sono tanto apprezzate quanto, di contro, la sua calligrafia sia reputata disastrosa.

Gesta

  • Insieme ai compagni dell'Ordine del Falco, ha combattuto nella disfatta del Passo contro gli uomini di Alaric Ganondorf.
  • Ha preso parte alla conseguente missione in soccorso di Lord Ajantis Hengwareth, tenuto prigioniero dagli Zhentilar.
  • E' riuscito a sconfiggere, con coraggio e fortuna, gli assassini di sua moglie: il loro capobanda, folle collezionista di trofei delle sue vittime, bramava anche la metà di ciondolo di Aresef.
  • In questa occasione, ha recuperato la metà di ciondolo della moglie in possesso dei banditi. La considera la sua vittoria più grande.
  • E' sceso nelle profondità di Adbar per difendere la Cittadella da un lich, insieme ai suoi compagni.

Non tutti sanno che...

  • Si è recato a studiare al Tempio a 15 anni, come voto, dopo che una preghiera a Torm gli concesse la forza necessaria per salvare suo padre da un incidente nel bosco.
  • Giovanissimo, ha salvato la vita ad un ricco mercante. Questi, per gratitudine, gli ha donato una casa ai margini di Reddansyr, dove ha vissuto con la moglie per alcuni anni.
  • Per alcune settimane, durante la sua permanenza a Tirluk, è stato costretto ad appoggiarsi ad un bastone per camminare.
  • Cinge al fianco una lama in pietrasangue con inciso, in rune, il nome dell'amata Skarlet.
  • Ha tolto il ciondolo del suo matrimonio solo una volta, prima di recarsi a difendere Adbar; l'ha affidato a Mia Sweetheart, per cui nutre un enorme affetto.
  • Coltiva una passione immensa per i libri, pur possedendone pochissimi.

Dicono di lui...

  • Anche se è responsabile di uno dei miei pianti più memorabili, paragonabile soltanto a quello avuto durante il matrimonio di Rei Ziel, non posso che nutrire un profondissimo affetto nei suoi confronti. Ha una storia tristissima alle spalle, ed i suoi occhi spesso ne sono un po' il riflesso, ma, di contro, riescono anche ad esprimere tutta quella dolcezza e quella sensibilità, che soltanto un uomo onnilaterale come lui può possedere.Melyssa
  • Villobolos di Nashkel? abbina il verde lucertola all'acciaio dell'armatura ed in più ci schiaffa sopra il mantello giallo canarino dell'ordine del Falco. A parte i dettagli estetici, ha la forza morale di non prendere a pizzoni nei denti Eylan nella fase "vediamo quanti riesci a sopportarmi". Ammirabile davvero. Eynwin Snowsong
  • Pochi sono i sacerdoti che non dimenticano di essere uomini. Lui è fra quelli. Ha la mia stima, per quanto possa valere la stima di un Reietto. - Justin
  • Lo conobbi quand'ero sull'isola di Tirluk, pochi mesi prima di partire per il nord. Mi stupì il suo coraggio, il fare impavido e la capacità di autocontrollo nelle situazioni più pericolose. Poi le nostre strade divennero totalmente diverse e ci perdemmo di vista.Enghel

Contatti

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