Morte e svenimento
Con punti ferita inferiori a 0 e superiori a -10, il PG sviene. Rimane in stato incosciente per un tempo proporzionale ai punti ferita sotto lo 0, e poi rinviene senza alcun altro malus. Se i punti ferita vanno sotto i -10 invece (tramite danni diretti o danni sul corpo), il personaggio muore. Si troverà nel Piano degli Dei di fronte al proprio dio, il quale dopo un certo tempo di attesa (dipendente dalla propria media role o, in casi particolari, dovuto alle "zone di morte lunga") lo resusciterà, a scelta del personaggio, nel luogo dove è morto (ammesso che il corpo sia ancora disponibile) o al tempio principale della divinità. La morte comporta diversi malus: il personaggio perderà temporaneamente un livello che recupererà pregando a una pietra del proprio dio (esistono pietre neutrali per personaggi che non sono fedeli a nessuna divinità in particolare), perderà punti esperienza (recuperabili solo in parte), punti statistica (con le stesse modalità della stanchezza) e gli incantesimi memorizzati. Il personaggio potrà recuperare parte di questi malus recandosi a pregare presso uno dei santuari della sua divinità e riposando (memorizzando nuovamente anche gli incantesimi, se necessario). Essere resuscitati da un chierico (giocante o non giocate) riduce diversi malus in base all'incantesimo usato per la resurrezione.