Himir Faenor
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Indice
Descrizione Fisica
Himir è alto più o meno 186cm. La sua corporatura è ben proporzionata ed il suo peso di aggira intorno agli 79KG. Porta i capelli corvini lunghi sino alle spalle ed il pizzetto sempre ben curato. Ama vestirsi in maniera impeccabile ed indossa sempre un cappello a tesa larga. I suoi occhi blu possiedono un magnetismo naturale. Il suo sorriso è sempre largo e luminoso.
Storia
Himir nasce a Waterdeep, nel quartiere del porto. Ma non ebbe modo di godere delle meraviglie della Splendente in quanto i genitori lo condussero, ancora bambino, ad iniziare l'addestramento presso il vecchio Kantus, un assassino, con una sua inquietante filosofia di vita, che negli anni aveva addestrato tutti i membri della famiglia del giovane. Durante il lungo ed interminabile periodo di formazione, il vecchio assassino fece tutto quello che era in suo potere per estirpare ogni genere di emozioni dal cuore del ragazzo, svuotandolo di tutto quello che c'era di umano in lui e colmandolo con qualcosa di diverso, di più oscuro. Lo ribattezzò Fea-dur. Parola che in elfica significa: Spirito Oscuro. Himir ha sempre detestato quel nome. Le "lezioni del dolore", come le chiamava Kantus, erano una brutale tortura da praticare ogni giorno ed in forme diverse. Il giovane Himir veniva torturato senza sosta sia psicologicamente che fisicamente al fine insegnargli a dominare il dolore, a non mostrare mai al nemico la propria sofferenza.
Quando compì 16 anni venne inviato da una sacerdotessa di Auril, che Himir battezzò Lady Neve, per completare il suo addestramento. Quello fu l'anno più bello del ragazzo. Nel periodo trascorso al seguito della sacerdotessa, Himir imparò a scrivere e a leggere, la storia di quella terra e di molte altre. Gli venne insegnato l'elfico, l'arte della diplomazia, la strategia ed anche la sottile via della seduzione. Imparò gli usi e costumi della civiltà, i nomi delle divinità e i loro culti.
Al termine dell'anno Himir tornò alla grotta del vecchio Kantus, riprendendo il normale corso del suo addestramento. Ormai non temeva più il vecchio Kantus, ne le torture. Il suo sguardo era colmo di sfida. Il vecchio assassino comprese che era arrivato il momento dell'ultima prova. Condusse Himir in un vicino villaggio con la scusa delle provviste, lasciandolo vagare libero per le stradine, osservandolo con orgoglio mentre si mischiava alla popolazione locale. Per giorni e giorni lo inviò con scuse diverse in quel piccolo agglomerato di case, sino a che si accorse che ormai il suo allievo vi si recava da solo, spesso anche a notte fonda. Himir si era innamorato di una ragazza del posto, rivelando che possedeva ancora una scintilla di umanità. Ma la tragedia era dietro l'angolo. La ragazza si rivelò interessata alla taglia del vecchio Kantus, motivo per cui il vecchio si era mostrato con tanta facilità al loro primo soggiorno nel villaggio.
Colto dall'ira, dal dolore e dalle parole del suo maestro, Himir si prese la vita della giovane. LA pugnalò al cuore senza alcuna pietà ed in quel preciso istante comprese la verità dietro le parole del suo maestro. Il suo cuore si spense per sempre. Un grande sorriso gli comparve sul volto illuminandolo in quella fredda notte. Ora sapeva, ora capiva! Tornando a casa trovò la caverna vuota, ed un messaggio di Kantus che dichiarava chiuso il suo addestramento. Ebbro delle sue nuove conoscenze, Himir si diresse verso il gate per iniziare la sua nuova vita....
Curiosità
- Ama terribilmente il vino, i liquori e le donne.
- Mal sopporta gli elfi, considerandoli dei boriosi bastardi pieni di sé, orgogliosi della loro gloria passata ed effimera.
- Detesta l'ipocrisia dell'umanità ed ogni tipo di legge che limita la libertà.
- Si considera al di là del bene e del male.
- Preferisce risolvere le cose con le parole, la strategia o l'inganno piuttosto che utilizzare la forza bruta.
- Teneva in maniera maniacale alla sua locanda " Il Canto Divino", tanto da considerarla la sua vera casa.
- E' stato per breve tempo un mercante di oggetti magici rari.
- Prova un'innata simpatia per i nani, forse per via del fatto che li trova " Una razza avida ma terribilmente sincera"
- Adora il suo cappello
- Il suo obiettivo principale è vincere la noia... anche se sa bene di aver perso in partenza!
- E' uno dei fondatori dell'aquila di sangue
- Molte delle sue conoscenze sono risultato di lunghi e intensi viaggi in giro per il mondo.
- Durante i lunghi anni al servizio di Garos aveva imparato il Draconico. Perse questa antica conoscenza dopo un violento scontro contro un gruppo di giganti del Gelo. Durante la colluttazione rimediò una profonda ferita alla testa che lo lasciò privo di forze per molto tempo e gli causò una parziale perdita della memoria.
Gesta
-Da giovane ha fatto parte della compagnia che ha affrontato e sconfitto Xanafia.
-ha trafugato assieme ai suoi compagni la Sfera della Visione per consegnarla all'elfa pazza.
-Insieme a Daimor ed altri compagni ha ucciso il drago lich ed il suo esercito di vampiri. Impresa in cui guadagnò i suoi bracciali del rapido. Oggetto che perse insieme alla sua amata locanda....
- Insieme ad Aoth ha varcato i confini con il piano delle ombre dove ha sconfitto in duello un Gigante delle ombre che voleva impossessarsi della sua anima. Quel giorno ha sfidato un'intero piano di esistenza in onore del suo Signore.
- Ha aiutato l'esercito della nera ha conquistare il forte dei falchi d'argento, combattendo in prima linea insieme al suo vecchio amico Huron.
- Ha partecipato alla caccia Kempler. Insieme a Huron hanno riportato la testa del Cyrita alla nera. Ancora oggi la si può osservare sopra l'ingresso delle mura. Un macabro trofeo di una grande vittoria.
- Durante la conquista di ZK da parte di Shana-Tar e delle sue orde Cyrite si è unito in incognito alle file nemiche per raccogliere informazioni, lasciandosi persino torturare da Sigfrid per raggiungere il suo scopo. Nell'atto finale, è riuscito a disarmare a parole Shana-Tar, autoproclamatasi Imperatore di ZK, permettendo ai suoi alleati di avere la meglio in brevissimo tempo.
- E' sopravvissuto alle campane delle profondità, al Narphel ed ad un duello personale con un balor, che lo ha visto vincitore.
- E' stato la guardia del corpo di Aoth, Zeross e Garos
- Ha rifiutato il lavoro di guardia personale di Zeross... se non è una dannata impresa questa!
- Durante una missione di spionaggio per conto di Sigfrid, ha assunto avventurieri per dare la caccia ad una spia (se stesso), allontanando i sospetti.
Non tutti sanno che...
- Ha assunto diverse identità nel corso degli anni : Feadur, Alfirin, Ren, Silas e molte altre.
- Per un periodo della sua vita ha riscoperto le emozioni umane per via del suo incontro con Dime ed Elen. Dove ha messo in dubbio la sua intera esistenza. Alla fine è riuscito a comprendere le diverse sfumature della vicenda arrivando ad una maggiore consapevolezza di se. Anche se , come ha ammesso solo una volta nella vita, in qualche modo tiene ancora a tutti e due.
- E' legato a Garos Rakastan, sino alla sua morte, tramite un antico giuramento sul sangue della sua stessa famiglia... i "Nemesi"
- Ha avuto diversi allievi nel corso degli anni. Alcuni ancora in vita ( come Ash e Nigel) altri dispersi o deceduti.
- Nei primi anni di servizio a ZK ha provocato volutamente Manshoon per vedere la reazione dei compagni. Trovò la morte quel giorno, ma anche la conferma che cercava su Garos, che lo riportò in vita. Uno dei pochi momenti in cui La pazzia ebbe la meglio sulla logica.
- Ha fatto parte del gruppo di maskiti che facilitarono la costruzione del tempio segreto di Mask sotto il cimitero della nera.
- Insieme ad un misterioso socio aveva iniziato ad accendere il fuoco della guerra tra la Splendente e l'Amn.
- Benché abbia servito anche la chiesa Maskita, Himir non è un fedele come ci si aspetterebbe. Probabilmente si è accostato alla chiesa di Mask più per il suo opportunismo che per un vero e proprio credo.
- Detesta ogni tipo di fanatismo e chi riversa tutte le sue speranze negli dei invece che mettersi in gioco.
- Negli anni passati prima al Gate e poi alla Nera ha sfruttato i ragazzi di strada per creare una rete di messaggeri efficienti e silenziosi.