Kezefs il Segugio del Caos

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Kezef è una creatura unica che vaga per i Piani Esterni cacciando in continuazione i Fedeli, le anime di coloro che hanno scelto di adorare un dio al di sopra di tutti gli altri. Non gli piacciono Falsi e Miscredenti ed è indebolito dal sapore idei vacui spiriti dei non morti. Quando Kezef distrugge un Fedele la larva che sostiene la sua pelle fuoriesce dal suo scheletro nerastro per divorarne il corpo. La creatura inghiottita poi si accalca lentamente contro il corpo di Kezef, facendolo apparire gonfio e sazio. Chiunque subisce questo destino viene distrutto per sempre, al di là anche del richiamo divino. Il Devastatore dei Cieli apprezza la scia dell’astio e a volte si ferma e diventa tangibile cosicché può gustare una particolare traccia succosa. Nella sua scia lascia incubi terribili particolarmente graditi da Dendar il Serpente della Notte. E’ nauseato dalle tracce di felicità rivoltante e sconsiderata. Kezef appare come un grosso mastino con una malignità ultraterrena, occhi rossi e coda da roditore. Larve abbondano nel suo pelo facendo cambiare continuamente il suo manto sull’ossatura e sui tendini appena coperti. La sua carne è putrida come il pus di una ferita aperta da tempo e le sue zampe lasciano impronte infuocate che al suo passaggio si trasformano in buche di icore bruciante. Denti appuntiti luccicano come pugnali nerastri. Il suo sangue è un oscuro putrido liquido corrosivo e lui stesso irradia una pestilenziale aura di decadenza. Il suo fetido respiro estingue tutti i fuochi vicini e lui puzza come il dolciastro fetore di morte antica. Tutte le creature dotate di olfatto possono seguirne la scia da molte miglia di distanza. Il Segugio del Caos parla con un basso e sordo ringhio. Kezef fu imprigionato per secoli nelle Distese della Rovina e della Disperazione da un’alleanza di dei faeruniani allorché il Circolo dei Poteri Superiori proibì il contatto con la bestia sia degli dei che dei mortali. Dopo che fu imprigionato i poteri scommisero che Kezef non potesse rompere il guinzaglio forgiato da Gond il Portatore di Meraviglia. Kezef permise a Gond di mettergli una robusta catena di corta lunghezza attorno al collo, ma in cambio Tyr dovette mettere la sua mano destra tra le mascelle bavose del Segugio del Caos. Gond ancorò la catena miglia in profondità, sul fondo delle caverne delle Distese e Mystra avvolse la bestia in una cortina infrangibile di energia magica che si riparava automaticamente da sola. Da queste due trappole Kezef non poteva fuggire, e nessuno poteva raggiungerlo. Quando Kezef scoprì di essere davvero incatenato amputò la mano di Tyr e godette per secoli di quella divina essenza mentre cercava di liberarsi. Kezef fu in seguito liberato,dalle macchinazioni di Cyric, per tornare ancora una volta a cacciare le anime allo stesso tempo mortali e divine. Fonte