Astronomia e Astrologia di Faerun
Indice
- 1 Le origini nei Forgotten
- 2 Costellazioni e Stelle
- 2.1 Angharradh
- 2.2 Caltrop
- 2.3 Cassima
- 2.4 Cintura di Belnimbra
- 2.5 Correlian
- 2.6 I Doppi Pugnali
- 2.7 Il Corno
- 2.8 Il Calice
- 2.9 Il Leone/Il Lupo/Il Cane/Il Leopardo/Lo Sciacallo
- 2.10 Il Tritone
- 2.11 La Gorgone
- 2.12 La Stella Guida
- 2.13 Maerilzoun
- 2.14 Nebulosa del Veliero
- 2.15 Nebulosa Spruzzo di Colore
- 2.16 Stella di Osiris
- 2.17 Tassabryl
Le origini nei Forgotten
L'astrologia è stata praticata dalle genti del Faerun sin dall'alba dei tempi. Dagi elfi agli umani fino agli orchi, ogni razza ha le proprie costellazioni accompagnate dai propri miti. Perfino (un pò sorprendentemente) i nani del sottosuolo riconoscono delle immagini nei cieli notturni sopra le loro teste...
Per gli umani del Faerun, la pratica dell'astrologia risale agli antichi imperi di Raurin. Essi non furono i primi però a osservare delle costellazioni (tale onore va ai loro antenati primitivi), il ceppo umano degli Imaskari fu invece il primo che identificò i pianeti visibili e stilò un codice di costellazioni. Si ritiene che molto di ciò che gli Imaskari appreserò fu però dovuto alle conoscenze degli elfi del Sud, come anche i contatti con le lontane culture del continente di Kara-tur. I discendenti degli Imaskari del Nord, l'impero Netherese, conobbero incanti tali che gli permisero di avere un'approccio scientifico col movimento di tali astri.
Dopo la caduta dell'impero gli studi furono continuati dai superstiti, ovvero i sacerdoti dell'impero Mulhorandi ed è proprio grazie a loro che il resto del Faerun conobbe le varie costellazioni (che spesso vennero rinominate a seconda di luoghi e cultura) infatti tutt'oggi l'astrologia è una pratica ampiamente diffusa per i Reami. L'astronomia invece è invece maggiormente praticata da maghi e chierici seluniti, anche se, aumentando ultimamente i contatti con i popoli di Matzica e Zakhara (entrambi molto competenti in astronomia) pare che questi interessi si stiano risvegliando...
Costellazioni e Stelle
La lista seguente tratta di alcuni esempi di stelle e costellazini che risplendono nelle notti Faeruniane. Molti dei nomi dipendono dalle culture e dalle razze che vedono negli astri un loro eroe o mito. Qui le più comuni in ordine alfabetico:
Angharradh
Questa costellazione femminile è quella di maggior importanza per gli elfi d'argento di Faerun, infatti ritengono che rappresenti la divinità trina di Angharradh. Per gli umani, la costellazione ha molta meno importanza ed è conosciuta come Velessea, una potente strega famosa nel Nord per le sue battaglie contro orde di goblinoidi e per l'aiuto che spesso dava ai viaggiatori.
Caltrop
Questa costellazione è formata da tre linee convergenti di stelle, ognuna di esse con un grappolo di stelle all’estremità esterna. Il punto dove le tre linee si uniscono indica l’est. Per gli umani, queste stelle sono anche conosciute come le "Frecce degli Dei", o "L’indicazione del Sole". Gli elfi chiamano questa costellazione "Adarivael", e l’hanno consacrata a "Solonor Thelandira". I nomadi dell’Anauroch la chiamano, invece, "Frecce di At'ar", e credono che si tratti di tre frecce lanciate dalla dea del sole, per sgomberare e segnalare il suo percorso (dato che il sole sorge qui).
Cassima
Conosciuta anche come Uccello del Paradiso, o la Fenice. Sebbene abbia origini elfiche, gli umani hanno adottato la storia di Cassima, una giovane vergine imprigionata da una strega malvagia che venne bruciata dopo essere stata impalata. Prima di morire, una dea (Hanali Celanil per gli elfi, più spesso Selune o Lliira per gli umani) la raggiunse e la trasformò in una Fenice, un uccello di fiamma, e, dopo la sua morte, risorse e raggiunse gli dei nel cielo.
Cintura di Belnimbra
Una stringa di cinque stelle. Si tratta di una delle più antiche costellazioni su Faerun. Il Nome ricorda la leggenda della prima donna trasformata in cigno, e di come successivamente il dio Lathander le diede la caccia. La costellazione è nota come Cintura di Ishtar nell'Unther e Mulhorand, e gli halflings sono soliti aggiungere a questa due stelle vicine e chiamarla "La pipa". Per gli Elfi, le cinque stelle sono note come le "Lacrime di Corellon", e hanno una storia più oscura: credono infatti che queste siano le lacrime reali di dolore versate dal dio quando Lolth corruppe molti elfi trasformandoli in drow. Altre leggende elfiche affermano inoltre che queste stelle diventarono rosso-sangue durante la caduta di Myth-Drannor.
Correlian
Ben tredici stelle formano la costellazione autunnale di Correlian. Presso gli elfi della luna, l’apparizione di questa costellazione segna la morte dell’estate ed ha un grande significato religioso, specialmente nelle fortezze elfiche presso Evereska. Per gli uomini e gli elfi d’oro, l’altra costellazione autunnale del Buffone/Ballerino è più importante, tuttavia, dato che un numero crescente di seguaci di Eilistraee reclama il Ballerino come propria costellazione, parecchi elfi d’oro del continente preferiscono scegliere la costellazione di Correlian, per evitare di essere accomunati ai "concetti dei drow".
I Doppi Pugnali
Collocata nei cieli ad ovest, questa costellazione è formata da due gruppi confusi di stelle bianco-azzurre , che sembrano due falci affiancate o come archi nel cielo che puntano verso il basso. L’ovest si trova esattamente a metà tra i due archi - diretto "proprio tra gli occhi." Nella zona nord della Costa della Spada, i Pugnali sono conosciuti come "Gli Occhi della Donna Vigile", mentre nelle Terre Centrali Occidentali gli uomini ne parlano dicendo "dove Selune osserva." Presso i Bedine dell’Anauroch, i Pugnali sono conosciuti come "I Due Jambiya", o gli "Occhi di Elah". In modo simile, gli elfi chiamano questa costellazione "Gli Occhi di Uelaereene" (riferendosi all’antica Regina Uelaereene di Evermeet), mentre gli halfling di Luiren uniscono i due archi e li chiamano Il Gabbiano.
Il Corno
Si tratta di un gruppo di parecchie stelle disposte a V. presso le antiche culture primitive, il simbolo del corno rappresentava buoni auspici, benessere, e fertilità. Quindi, si ritiene che il Corno derivi dai primi seguaci di Waukeen, specialmente nelle culture di Amn, Tethyr, e nelle Terre Centrali Occidentali. Presso gli elfi, il corno é conosciuto più poeticamente come il "Shansibal", la mitica Cornucopia, ed è consacrato dai sacerdoti di Aerdrie Faenya (in modo similare, gli halfling chiamano questa costellazione "Il Seno di Sheela", riferendosi alla divinità halfling delle feste, del divertimento e del romanticismo). In maniera più interessante, sia i nani che gli orchi si riferiscono a questa costellazione chiamandola "Il Pugnale", e la vedono più come un prodigio delle divinità della guerra. Presso gli orchi, in particolar modo, il Pugnale è sacro, ed è visto come la manifestazione di Ilneval, il dio della guerra.
Il Calice
Costellazione di minore importanza, questo gruppo di stelle a forma di calice è spesso associato nei testi antichi a "Chebelos" o all’"Odalin". Sebbene il significato di queste parole, che in origine si pensava fossero Raumathariane, sia andato perso, i testi indicano che il Calice una volta giocava un ruolo molto più importante nei cieli, almeno presso i popoli di quest’impero.
Il Leone/Il Lupo/Il Cane/Il Leopardo/Lo Sciacallo
Questa costellazione a forma di animale è conosciuta con nomi differenti dalla maggiorparte delle culture del Faerun. Nel Gulthmere, è conosciuta come "Nobanion", il grande Leone; nello Shaar, è il Leopardo; nel Nord, è comunemente associata a "Asglyn il Lupo", il fedele compagno di Gwaeron Windstorm. Per i Rashemi e gli Aglarondi, è il guardiano "Narnos il Cane"; nel lontano sud, nei Vecchi Imperi, è noto come "Ghastis", lo sciacallo selvaggio. Gli altri umanoidi non sembrano considerare la costellazione, e per questo motivo non gli ha un nome per loro. Tuttavia, per gli elfi, parte del Leone è usata per Elael, la Songsmith (una costellazione basata su un’antica favola elica riguardo un bardo che scrisse una canzone talmente pura e dolce che le divinità a suo confronto vennero umiliate).
Il Tritone
Per gli esseri umani, questa figura è conosciuta come il Tritone, pricipalmente a causa del tridente che tiene nella sua mano sollevata (questa costellazione è nota anche a molte altre culture,bensì il nome sia diverso: nella regione intorno al mare di Alambar viene chiamata "Poseidon"; in Calimshan, "Bhalaene il Re di mare"; per la gente di Sossal, è "Ulutiu"). Gli elfi hanno chiamato questa costellazione "Profondo Sashelas", il dio degli elfi del mare. Le due stelle alla sinistra della costellazione hanno i nomi di Tilvadar e di Tambaun, come i due compagni delfini del dio elfico.
La Gorgone
Tra le città del Nord, la costellazione conosciuta come Gorgone è generalmente associata al mito dell’eroe Uthgar, che una volta uccise una grande Gorgone a mani nude, rendendo sicure le Frontiere Selvagge e permettendo al suo popolo di insediarvisi. Più a sud, la costellazione cambia leggermente, ed è conosciuta presso i nomadi di Shaar (ed attraverso di essi, in tutto il Sud) come il "Camaleonte", lo sfuggente imbroglione degli dei che eternamente infastidisce Uerdyl il Leone (la costellazione dello Spadaccino) come se lo seguisse nei cieli.
La Stella Guida
E' la stella più brillante nella costellazione del Circolo Stellare di Mystra, essa indica direttamente il nord. I Beduini dell'Anauroch la conoscono come “Alagairtha”, richiamando in tal nome la leggenda di una fiera strega Beduina che si dice che abbia sfidato gli dei tempo fa, molto tempo fa, ed è stata imprigionata nei cieli come punizione; per preservare la sua bellezza mozzafiato ma tenendola congelata e indifesa per sempre.
Maerilzoun
Il nome di questa costellazione a forma di serpente è antico, così antico che solo pochi saggi e astronomi ne conoscono le origini o il significato, mentre la maggior parte lo chiama semplicemente "Il Serpente". La costellazione fu così chiamata dagli abitanti dell'antica Raurin, prima che i potenti regni di Unther e Mulhorand nascessero. Nelle loro leggende, Maerilzoun era un enorme, malvagio serpente che sarebbe un giorno disceso dai cieli ai confini del mondo per divorare il sole (oggi, questa figura è conosciuta come Dendat il Serpente Notturno, un Elementale Maggiore Malvagio). Presso i nomadi dello Shaar, il Serpente è la divinità opposta ad Uerdyl, il Leone (rappresentato dalla costellazione dello spadaccino).
Nebulosa del Veliero
Questa nebulosa sembra un grande e colorato veliero. Le sue vele sembrano gonfiarsi spinte da un vento celestiale. Con un piccolo telescopio da marinaio é possibile vedere i remi sulle fiancate che si muovono in un infinito sforzo. E’ visibile per lo più durante l’autunno e all’inizio dell’inverno. La nebulosa del Veliero veleggia nei cieli in un’orbita molto lenta. Sono necessari circa 4000 mesi affinché compia una rivoluzione completa nei cieli. Questa nebulosa e la nebulosa spruzzo di colore non si sono mai viste insieme nello stesso cielo. La loro orbita intorno al sole è la stessa, ed anche il periodo di rivoluzione è il medesimo, ma esse si trovano nei due punti opposti di tale orbita.
Nebulosa Spruzzo di Colore
Questa Nebulosa assomiglia molto agli effetti di un incantesimo spruzzo di colore. Si tratta di un oggetto dalla forma di ventaglio che è possibile vedere principalmente in primavera e all'inizio dell’estate. I seguaci di Mystra credono che sia un segno della loro dea, come segno d’approvazione per l’uso della magia che lei fornisce. Il culto di Bane (ed in seguito Cyric) crede che la nebulosa rappresenti l’ira della loro divinità, che si stende lungo i cieli. Essi credono che ogni cosa attraversi tale zona venga completamente annientato.
Stella di Osiris
Una delle stelle più abbaglianti dell’emisfero australe, Osiris non è visibile da chi vive nella parte nord del Mare delle Stelle Cadenti. Nelle credenze Mlhorandi, questa luce paradisiaca è il portale per il Reame dei Morti, attraverso il quale le anime dei deceduti si rialzano sotto la protezione di Osiris.
Tassabryl
Le leggende parlano di bella principessa di un regno di tanto tempo fa. Era considerata la donna più bella di tutto il Faerun: questa creatura inutile ed impetuosa osava vantarsi di essere ancor più bella che Sune, dea dell’amore e di bellezza. Per punire la folle umana, Sune la maledì: la donna era ancora ritenuta bella da chiunque la vedesse, tranne che da colui che amava veramente, che l’avrebbe trovata spaventosa e orribile. Alla fine, dopo essere stata rifiutata dall’uomo che amava, la principessa si gettò nel mare per non essere mai più guardata. Le persone particolarmente inutili o pazze (specialmente donne) sono chiamate ancora oggi in determinate parti di Faerun " Figlie di Tassabryl'."