Reclef Shezaar
Se ti guarda così...non è buona cosa.
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Indice
Descrizione Fisica e Caratteriale
Reclef ha poco più di 28 anni, sul metro e ottanta, con un fisico palesemente addestrato alla battaglia. Volto dai tratti decisi dove spiccano due piccoli occhi d'un azzurro intenso, separati da un naso con la gobbetta che risulta sfregiato in più punti. Il fascio di capelli corvini è raccolto in una rozza coda, che spezza l'andamento rigido dei tratti del volto: mento pronunciato, mandibola squadrata, labbra sottili.
Nonostante queste premesse, risulta tranquillo e rilassato. E' solitamente disponibile verso il prossimo(sempre che gli vada a genio al primo colpo) e per questo non riesce ad evitare d'esser diretto con le persone, anche con gli sconosciuti. Non sembra un sanguinario, ma non si tira mai indietro davanti ad una sfida, risultando quasi folle nella sua sicurezza davanti al pericolo.
Da quando indossa il Purpureo, sembra aver moderato questo suo modo di fare.
Storia
Nasce a Suzail nel 1356.
L'episodio che segnò la sua vita, fu la morte del padre durante la terribile battaglia contro il "Diavolo Drago", Nalavarauthatoryl il Rosso. Quando la guerra cessò, l'intero paese era in ginocchio e lo stesso Reclef vide il proprio mondo crollare. Cadde così vittima del vizio, nonostante i tentativi della madre di risollevarlo. Si unisce così ad una banda di bifolchi, imbarcandosi clandestino su una nave diretta a Waterdeep.
Alcune notizie giunsero alla madre, Lavidia Shezaar, circa Reclef che era stato visto nei sobborghi di Luskan dove pareva essersi già fatto notare in qualche rissa. Poi non giunserò neppure quelle poche informazioni e per tre anni, Lavidia convisse con il dubbio che il proprio figlio fosse morto.
Dopo tre anni una missiva giunse a casa Shezaar. Reclef era vivo: stava bene e si stava dando da fare a Mirabar, lavorando per un nano, un certo Gorlin Hammershield.
Altro tempo scorse ed altre missive giunsero alla signora Shezaar. A quanto raccontava, aveva lasciato la città dei nani e si era unito ad un gruppo di marinai di Luskan con i quali aveva un debito, ma non accennò ad altro.
Poi, dopo circa sei anni dalla sua partenza, Reclef bussò alla porta di casa.
Curiosità
- Ha sempre con sé una vecchia moneta in rame, che lancia molto spesso quando ha davanti due scelte.
- Utilizza uno stile di combattimento singolare: due asce da battaglia che agita con tremenda forza e rapidità. Ad uno sguardo esperto, sembra molto simile al modo di combattere delle tribù del nord della Valle del Vento gelido, se non fosse che alla forza, Reclef utilizza parecchi spostamenti laterali e diagonali, come fosse uno schermitore.
- Stringe amicizia con Xan Mekoring, che lo prende come apprendista dopo aver osservato il talento di Reclef nel forgiare armi compatte ed affilate. Lo assiste nella crezione di oggetti ed armi incantate, divenendo persino il custode di Kewosilde, l'ascia in argento che costò ai due mesi e mesi di lavoro.
Gesta
- Grazie alla potente Amarth, un'ascia forgiata da Xan Mekoring, ferma dalla Piazza del Re il Barone Valdemar che apparve con sembianze demoniache, seminando morte e terrore.
Attualmente...
- Entra a far parte dei Draghi Purpurei dopo una discussione con Wolfgang d'Arabel. Così, dopo lo spadaccino Harold Shezaar, varcò la soglia della caserma la Lama Reclef Shezaar del 93° battaglione dei Draghi Purpurei.
- Non è raro vederlo svanire per giorni durante le licenze e tornare con qualche graffio mal la sacca spesso ricolma. A quanto si dice, sembra che Reclef si dedichi alla ricerca di tesori sparsi per il Cormyr e la Sembia.
Dicono di Lui...
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