Aresef Villalobos
Indice
Descrizione Fisica
Altezza media, fisico asciutto e scolpito dal lavoro nei boschi. Capelli scuri e profondi occhi nocciola. Il suo stile di vita quasi nomade, e la spiccata capacità nel ritrovarsi in situazioni regolarmente più grandi di lui, gli hanno col tempo conferito un aspetto più vissuto: dimostra una mezza dozzina di anni più di quelli effettivi. Ha un leggero accento di Nashkel, sua città natale, mitigato dai continui viaggi per Toril.
Carattere
Ironico, dotato di una buona dialettica, coniuga riflessività ed allegria in modo quasi unico. Chi lo vedesse intento in una celebrazione e lo incontrasse subito dopo per la strada, probabilmente, avrebbe difficoltà nel riconoscerlo: prima delle cerimonie quasi trasfigura, lasciandosi permeare dalla Parola del Giusto che si appresta a divulgare.
Storia
Dopo aver salvato la vita a Lloyd O'Gill, sacerdote tormita inseguito da una banda di tagliagole, la sua vita prende una svolta tragica ed inaspettata. La ritorsione dei briganti e gli eventi che questa causa (l'uccisione della giovane moglie Skarlet, la distruzione della loro abitazione, la caccia ai responsabii) costringono Aresef, suo malgrado, a lasciare il Tethyr. Tornato sulla natìa Costa della Spada dopo una parentesi sull'isola di Tirluk, coltiva la sua amicizia con Lloyd, che lo addestra ulteriormente nell'arte del combattimento. Entra a far parte dell'Ordine del Falco, in veste di Cavaliere, ruolo che ricopre tuttora. Nel tentativo di risolvere l'assedio dei non-morti alla Baronia delle Terre di Pietra, si lancia nella ricostruzione di un rituale molto antico, che ritiene adatto alla situazione. Ma durante un agguato teso da alcuni scagnozzi del nemico, precipita col suo cavallo in un crepaccio, salvandosi miracolosamente ma perdendo la memoria. Dopo quasi due anni, la ritrova grazie ad una serie di fortunate coincidenze e all'intervento di Alexia Kertis.
Curiosità
- Durante il periodo dell'amnesia, si faceva chiamare Daniel, come il personaggio di un racconto della barda Melyssa ispirato a lui.
- Nello stesso periodo, è andato letteralmente in cerca di se stesso convinto di dover restituire gli appunti del rituale al Cavaliere Villalobos.
- Porta un ciondolo, originariamente diviso in due parti, frutto della saldatura del pegno delle nozze suo e di Skarlet.
- Parla un ottimo nanico, con l'accento migliore che un umano possa produrre.
- Le sue doti di cuoco sono tanto apprezzate quanto, di contro, la sua calligrafia sia reputata disastrosa.
Gesta
- Giovanissimo, ha salvato la vita ad un ricco mercante. Questi, per gratitudine, gli ha donato una casa ai margini di Reddansyr, dove ha vissuto con la moglie per alcuni anni.
- Insieme ai compagni dell'Ordine del Falco, ha combattuto nella disfatta del Passo contro gli uomini di Alaric Ganonorf.
- E' riuscito a sconfiggere, con coraggio e fortuna, gli assassini di sua moglie: il loro capobanda, folle collezionista di trofei delle sue vittime, bramava anche la metà di ciondolo di Aresef.
- In questa occasione, ha recuperato la metà di ciondolo della moglie in possesso dei banditi. La considera la sua vittoria più grande.
- E' sceso nelle profondità di Adbar per difendere la Cittadella da un lich, insieme ai suoi compagni.
Non tutti sanno che...
- Si è recato a studiare al Tempio a 15 anni, come voto, dopo che una preghiera a Torm gli concesse la forza necessaria per salvare suo padre da un incidente nel bosco.
- Per alcune settimane, durante la sua permanenza a Tirluk, è stato costretto ad appoggiarsi ad un bastone per camminare.
- Cinge al fianco una lama in pietrasangue con inciso, in rune, il nome dell'amata Skarlet.
- Ha tolto il ciondolo del suo matrimonio solo una volta, prima di recarsi a difendere Adbar; l'ha affidato a Mia Sweetheart, per cui nutre un enorme affetto.
- Coltiva una passione immensa per i libri, pur possedendone pochissimi.
Dicono di lui...
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