Differenze tra le versioni di "Aurin Redon"
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Versione delle 17:50, 18 nov 2008
Indice
Descrizione Fisico/Caratteriale
Aurin è una fanciulla di circa 18 anni, di corporatura piuttosto esile e media altezza. La carnagione è alquanto chiara, i tratti del volto sono finemente delineati e di una delicata bellezza, turbata soltanto dal verde profondo del suo sguardo inquieto. Anche il colore dei suoi capelli, un rosso molto acceso, tradisce qualcosa di indomito, rivelando la sua più intima natura.
Spesso veste in modo semplice e pratico, pur non trascurando una certa cura nella scelta dei vestiti, e i suoi capelli diffondono un lieve profumo di erbe aromatiche, rivelando l’estrema attenzione all’aspetto estetico che la ossessiona, nonostante il suo spirito avventuroso la porti spesso a trovarsi in situazioni molto spiacevoli.
A causa della sua educazione nobiliare tende ad avere talvolta atteggiamenti alteri e viziati, mitigati però in parte dalle difficoltà che si è trovata ad affrontare. Generalmente ha una parlata spigliata e un temperamento vivace, ma con frequenti sbalzi d’umore. Nonostante sia ancora piuttosto incapace ed impacciata in alcune cose, il suo orgoglio non glielo fa ammettere, così a volte si rende ridicola nella sua caparbietà ostinata e nella sua perenne imprudenza.
E’ piuttosto individualista e pone sopra ogni cosa la propria libertà e i propri scopi, ma allo stesso tempo non riesce a stare a lungo da sola, così spesso cerca l’appoggio di uomini forti ma dall’animo buono, per sfruttare la loro protezione. Nel frattempo cerca costantemente di migliorare le sue capacità combattive e di sopravvivenza, sperando di riuscire a diventare un giorno finalmente autosufficiente.
Storia
Il suntuoso palazzo della famiglia Von Stuck, antica casata di lontane origini nordiche, sorgeva nell’entroterra della regione di Calimshan, in una zona boschiva poco distante dalla capitale. Il capofamiglia era un uomo di grande astuzia commerciale, che aveva ben presto imparato come perpetrare la tradizione dei suoi antenati: coniugare l’innato titolo nobiliare con un eccezionale fiuto per gli affari e per gli inganni di ogni sorta.
La figlia minore, Aurin, era stata educata fin dalla nascita affinché potesse un giorno servire al padre come oggetto di possibili alleanze con qualche ricca casata di Calimport. Ma, nonostante la rigida educazione, Aurin dava spesso segni di insofferenza nei confronti del resto della famiglia, e non si curava degli studi e delle formalità che una giovane dama avrebbe dovuto rispettare.
All’interno del suo essere convivevano due forze opposte: la bambina altezzosa e viziata, e l’animale dall’indole selvatica che desiderava soltanto fuggire. Questo dissidio la portava a tentare ripetute fughe: riusciva, non si sa come, ad eludere i controlli della servitù, e poi correva all’impazzata nella notte, inoltrandosi nell’oscurità dei boschi fino a far perdere le proprie tracce. A volte mancava da casa anche per svariati giorni, e quando tornava sembrava una piccola selvaggia spaesata, con la pancia vuota e la faccia smunta, perché in fin dei conti non era facile cavarsela da sola.
Ma raggiunta la maggiore età la ragazza prese una decisione drastica: eludere definitivamente il suo destino, rinnegare le sue origini e la sua famiglia, rinunciare a tutte le comodità e gli sfarzi…sparire per sempre. Voleva vivere soltanto per sé stessa in nome di una libertà assoluta, lontano da quella gabbia di inganni e falsità, dimostrare al mondo che poteva farcela da sola, e viaggiare per terre sconosciute in cerca di ventura. Solo in questo modo la sua sete di ribellione forse si sarebbe placata. Fu allora che architettò la sua fuga, e lo fece con grande cura: tutti l’avrebbero creduta morta.
Quella notte il fuoco divampò e si espanse senza sosta, inghiottendo un’intera ala del palazzo, seppellendo il suo passato sotto una densa coltre di fumo e cenere.
Da quel giorno è iniziato il suo viaggio verso terre lontane, in perenne fuga da quel retaggio opprimente che continua ad ossessionarla, come una vecchia abitudine della quale non si riesce a disfarsi. Per nascondere la sua vera identità si fa chiamare Aurin Redon, e si dichiara figlia di un ricco mercante del sud, caduto in disgrazia poco prima di morire di vecchiaia. Ora è la dea Sune a guidare i suoi passi in una nuova vita all’insegna di una bellezza che va perseguita con ogni mezzo, e che si può ritrovare dovunque, anche nella natura più selvaggia.
Gesta
Non tutti sanno che...
Dietro i suoi modi apparentemente frivoli e schizzinosi cerca di nascondere come meglio può il suo dissidio interiore, e di non far trasparire le paure che la perseguitano.
Vorrebbe diventare un'abile avventuriera per esplorare le terre conosciute alla ricerca dei più rari e preziosi manufatti, che meritano di essere portati in dono al tempio della sua Dea.
Racconti dal Forum Gdr
- L'angelo di Sune : La sua vita al servizio della Dea.
- Nuovi amici : Compagni di viaggio.
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