Differenze tra le versioni di "Grubdar Duhngork"

Da Faerun Legends Wiki.
(Gesta)
m (Grubdar duhngork moved to Grubdar Duhngork: maiuscola)
(Nessuna differenza)

Versione delle 23:21, 2 set 2007

Descrizione Fisica

Alto 1.25, 70 kg, corporatura massiccia, Grubdar DuhnGork ricorda nella sua postura un cinghiale in carica...

La sua voce è particolarmente cavernosa, i suoi occhi grigi come la roccia e i suoi capelli rossi come il fuoco in cui i nani, nel sottosuolo, forgiano armi di valore inestimabile.. Sul suo volto, precisamente sulla sua guancia destra, spicca una cicatrice molto vistosa, della quale non parla mai...

Nelle giornate peggiori, Grubdar DuhnGork è inavvicinabile dato il suo tasso alcolico nel sangue e, conseguentemente, dato il suo alito MOLTO pesante...

Storia

Fu in una giornata tempestosa e frustata da un vento impetuoso che mio padre Axel e mia madre Mexjila mi concepirono, caro amico. Quel fatto fu il segnale che qualcosa nella loro vita stava per cambiare, qualcosa che la storia dei DuhnGork ricorderà con immenso dispiacere. Mi chiederai com’è possibile che la nascita di un figlio sia un evento così negativo all’interno di una famiglia…. beh, amico, ti dirò che fui il punto di mezzo fra una serie di sfortunate coincidenze.

La mia famiglia è originaria delle Montagne dei Giganti, luogo duro e inclemente per i nani; ma, nonostante queste difficoltà, mio padre e i miei avi prima di lui riuscirono a conquistarsi il rispetto e la fiducia dei signori e della borghesia dimostrando tutto il loro valore bellico nel difendere i beni e le ricchezze del paese. “Ascia e scudo segneranno il futuro” era il loro motto e nessun pericolo era in grado di metterli in soggezione; erano altresì abili nelle conoscenze storiche e locali, valutavano gli oggetti preziosi e i manufatti artistici con una maestria tale che –spesso- erano loro che determinavano il valore di mercato degli stessi, ergevano opere e costruzioni che erano il vanto della nostra casata. Mia madre era anch’essa un’onesta e abile lavoratrice domestica: cuoca affermata e mastro birraio, aveva aperto una locanda dove all’errante avventuriero era sempre offerto un pasto e un letto caldo. Ella si era formata un carattere ferreo in quanto, ultima fra tre sorelle, si vide cadere il mondo addosso quando un gruppo di orchi invasero il suo villaggio natio prendendo con sé denaro, ricordi e la vita delle sorelle stesse. Fu la sua solitudine a renderla cocciuta e testarda, buona e onesta ma, allo stesso tempo, severa e rude.

Da un’unione così forte, sarebbe dovuto nascere un “buon” nano, infatti dimostrai subito di non voler seguire le gesta della mia famiglia, di non voler mettermi sopra i manoscritti per approfondire le mie conoscenze, bensì di non saper resistere ai richiami dell’estremo fascino e delle fallaci amicizie ma soprattutto al richiamo delle arti belliche

Cosa c’è di più bello nella vita se non un boccale di buona birra e di una pipa?

Reputai una questione relativa all’eredità di mio nonno sbagliata: un’ingente quantità d’oro che mio padre aveva spartito in un modo –secondo me- errato fu il motivo per il quale fui cacciato da casa per aver disonorato l’onore di mio nonno e per aver osato andar contro il volere di mio padre e la cicatrice che riporto sulla guancia destra è il tentativo di cancellazione e di rifiuto del tatuaggio di rappresentanza della casata DuhnGork.

Sono passati parecchi anni da quel fatto e, anche se il dolore interno è sempre grande, non provo alcun rancore verso mio padre. Ora, però, do poca fiducia agli altri; se qualcuno vuole la mia fiducia deve sapersi comportare in modo adeguato e con riconoscenza e amicizia. Non voglio essere compatito né essere ascoltato come fossi un ignorante; lo so di non essere saggio e carismatico e lo so di non essere in grado di imporre la mia decisione e la mia volontà….. ma questo non mi è di ostacolo se sono chiamato a dover brandire la mia ascia e se devo costruire un qualcosa che possa fungere da rifugio nelle avventure che dovrò affrontare.

Sono pronto a partire, amico.

Gesta

Dicono di lui...