Differenze tra le versioni di "Amanita"

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Versione delle 06:57, 27 mag 2019



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Descrizione Fisica

Molto alta e molto magra, scarsa di balconcino, al punto da appiccicarsi a soprannomi come Spigasecca, Ramazza-da-cucina o Tridente-serpente. Occhi blu d'oltremare, limpidi e sinceri in cui è facile lasciarsi scivolare e nei quali ogni follia si può intuire. La pallida carnagione è spesso sporca e i biondi capelli, che tiene rilegati in una lunga coda, sono spesso tinti dei colori più vari. Di preferenza verde o blu. Ha diverse piccole cicatrici, testimonianza di una vita tra le spine; e molti piccoli tatuaggi che raffigurano le cose più disparate, quali il voto del momento o un piccolo animale o un oggetto; alcuni in devozione di Tymora. Altri osceni, che farebbero arrossire un cadavere. Cammina come se seguisse una lenta danza, corre sempre e gesticola. Appare in continua contraddizione. Gentile e timida e pure insolente e volgare. Allampanata e ondivaga eppure saggia e lungimirante. Amorevole e violenta. Oscena eppure arrossisce quando si parla di amore umano. Così come la Signora Sorridente, di cui spesso dice di esser figlia e spesso sorella e qualche volta addirittura amante! E' sempre amichevole e ben disposta verso chi soffre o chiede aiuto; e mai malvagia o vendicativa. Disinteressata al bene materiale segue quello che per lei è il volere della Dea non curandosi delle apparenze o del giudizio altrui. Di primo occhio può apparire almeno strana ma non sgradevole, seppure spesso può esser sciatta o malcurata. Il più delle volte può sembrare che parli a vanvera facendo sfoggio di una retorica azzardata, estrema, o pure poetica. Nonostante tutto risulta amabile. Le piacciono gli scherzi e l'ironia.


Storia

Nata a Waterdeep nel distretto del porto ha passato i primi anni di vita nella più libera spensieratezza, sbrigliata e ribelle, vivendo alla giornata assieme a sua madre molto giovane. Combinava guai d'ogni colore, a capo di altri marmocchi moccialnaso suoi pari. Diceva che da grande avrebbe preso il posto del Vecchio Xoblob. Quando sua madre, ormai costretta a prostituirsi per poter pagare una stanza calda e un pasto sufficiente, venne arrestata per furto e falsificazione di documenti e falsa identità aggravata (pare si fosse spacciata per l'amante di un lord) e condannata, la bimba vanne presa da una comare che ne accudiva già una mezza dozzina. Senza sua madre però il distretto del porto non era più un giardino meraviglioso dove ogni cosa è possibile e la vita uno scherzo folle; appariva ora per ciò che era: un rione in degrado popolato dalla peggiore risma di bipedi (forse) senzienti. Decise di fuggire all'avventura: si nascose in un barile per il pesce così imbarcadosi per mare. Non venne buttata in pasto ai pesci solo perché aveva otto anni e gli occhioni belli. La misero però a lavoro e già cominciavano a farsi l'idea di averla come animaletto di compagnia. Venne scaricata a Baldur' Gat, affidandola al tempio della Signora che Sorride dove prestò servizio per sette anni, e dove ebbe modo di studiare. Lo studio non le piaceva e preferiva danzare e cantare. Risultò particolarmente portata per le arti magiche. Un giorno congelò un coniglio per sbaglio.

Viveva senza regola, parlando con chiunque.

A quindici anni subì una violenza, in un vicolo, da cinque balordi ubriachi e riuscì a scappare solo per pura fortuna e ancora corre. Impaurita girò per boschi e villaggi trafficando in erbe e accudendo malati, offrendo conforto e rubando lana e frutta. Nelle piazze facendo spettacoli. Pensando che la bellezza fosse una cosa non buona, spesso prima di entrare in un centro abitato si sporcava il viso e i denti. Cominciò a definirsi chierico di Tymora e "dispensava strade a chi aveva perduto la strada", così diceva. Spesso questa decisione era frutto soltanto di visioni strane o assurdi giochi di parole nei quel essa stessa si perdeva. Dopo qualche anno di questa vita raminga tornò a Baldur's Gate e si recò al tempio, convinta di poter divenire una chierica effettiva e prender posto nella chiesa, ma la cosa non andò come l'aveva immaginata. Gli anni forastici l'avevano resa selvatica e volgare e nonostante la sua regola di vita seguisse in modo anche folle i dogmi della Signora Sorridente non era certo adatta alla chiesa. Si offese e se ne andò. Per le strade i bambini la indicavano come strega e la deridevano. Tornò nei boschi, confidando nella sua amichetta Tymora.

Girando per le città della Costa della Spada incominciò a lavorare nelle locande ma spesso non riusciva a terminare i suoi racconti perché le gridavano di spogliarsi. Dapprima la cosa le diede fastidio ma poi ne trasse vantaggio.

Capì che la maggior parte degli uomini guarda ciò che è indicato e non il dito di chi indica.

Cominciò a fare spettacoli fissi alla Coppa di Rame, nel distretto del porto in Waterdeep e divenne sempre più brava nella dialettica. Le fu evidente che la maggior parte degli uomini non guarda né l'indicato né il dito di chi indica se si mette sul piatto una gamba lunga o una natica rotonda. Convinta della propria maestria nell'attirare l'attenzione e nel far credere agli altri ciò che ella vuole, migliora gli spettacoli leggendo libri di leggende, e allarga il suo raggio d'azione pure nelle città di Baldur's Gate, alla locanda del Canto dell'Elfa, nella città di Suzail, alla locanda de Le Fauci Del Drago e alla taverna di Porta Notturna e infine in Saerloon, dove fa punto fisso al Toro Blu e meno spesso da Crommor.


Curiosità

Gesta

Non tutti sanno che...

Dicono di Lei...

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