Sefiris Uuthrakt Sepret

Ritratto Ingrandito]

Descrizione fisica e caratteriale

Sefiris ha 21 anni, è alta circa 1.75 e riporta le caratteristiche tipiche dei Mulan, a eccezzione della corporatura, che risulta più robusta rispetto alla norma. Ha metà del cranio rasato e ricoperto da un tatuaggio raffigurante un teschio demoniaco, i capelli che crescono normalmente nell'altra parte del cranio sono di colore nero. Sefiris ha un carattere deciso e determinato, il periodo passato a bordo della nona galea l'ha temprata ancor di più e le ha insegnato a imporsi su chi gli è inferiore e a obbedire e rispettare chi gli è superiore di grado.

Storia

Fatta analizzare alla nascita, Sefiris è risultata priva del dono con grande delusione della famiglia, è stata spedita senza indulgio all'accademia militare. Così dall'età di 8 anni circa è stata trasferita in accademia, dove ha imparato i rudimenti teorici della navigazione, della carpenteria, e del combattimento (in mare e non). All'età di 15 anni ha iniziato l'addestramento militare vero e proprio. Qui grazie alla posizione sociale della sua famiglia è stata istruita e seguita da maestri specializzati, che le fornirono le nozioni per poi poter continuare la carriera militare con discreto successo. Difatti già a 17 anni Sefiris era capace di maneggiare la gran parte delle armi semplici e di muoversi bene indossando anche armature medie e pesanti. A 18 anni Sefiris viene affidata all'ufficiale della nona galea della flottae dopo tre anni, termina il suo addestramento e viene spedita nella costa della spada a svolgere servizio di guardia in una enclave.

Curiosità

• E' cresciuta nel tharch di Alaor fra i migliori marinai della flotta del Thay

Dicono di lei

• Devo inquadrarla ancora bene, magari le darò anche un paio di lezioni con la spada....Askard Urghrash
• Una donna al comando di una nave....*riflette*... se Sigfrid si fida di lei e le da la nave del tempio sarà un onore combattere al suo fianco Sargas
• Il suo sguardo era fermo pur quando andava incontro alla morte. Ancora oggi mi chiedo se son stato io a sbagliar qualcosa con lei, o era destino che finisse così. Peccato non sia sopravvissuta al giudizio dell'Arena, donne così se ne vedono poche in giro. Sigfrid Anhanger