Differenze tra le versioni di "Maurice"
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− | + | * Notevole ... non so dire se alla fine io sia mai riuscito a raggiungere il suo potere, posso dire per certo che Ruther l'avrebbe battuto in duello, ne sono sempre stato convinto ... C'era qualcosa in lui che mi ricordava me, in un certo senso, un me più giovane e più devoto nelle stronzate che inculcano i triadici. Mi spiace per la sua brutta fine, non la auguro a nessuno. - [[Dhaos-Dhar Azyr|Kireidos Silversword, prima della morte ...]] |
Versione delle 21:59, 20 ago 2009
Maurice era un sacerdote di Torm, membro del Nobilissimo Ordine del Cuore Radioso di Amn. Dotato di grandi poteri, era tuttavia estremamente impulsivo. Nell'Anno 1378 CV,venuto a conoscenza dei Vampiri che infestavano le strade di Baldur's Gate e del panico della popolazione, parti da solo per la medesima,senza ascoltare i consigli del fratello Manthil, convinto di poterli scovare e distruggere tutti grazie all'aiuto del suo dio. Riuscì a trovarli, pur accidentalmente, finendo per colpa di una frana del terreno proprio all'ingresso del loro rifugio, e riportando nella caduta numerose fratture, tali da rendegli impossibile l'utilizzo degli incantesimi. Nessuno seppe mai di come abbia eroicamente e disperatamente tentato di resistere alle orde di non morti sopraggiunte a reclamare il suo sangue e la sua anima per ore e ore, da solo, nella tenebra più totale; molti seppero invece della sua "resurrezione" come Vampiro, in qualità di "Campione" della regina di quei dannati, Silien. Pur spezzata e distorta la sua fede, come il simbolo di Torm che adornava l'armatura donatagli dal padre, da non morto non smentì le qualità che lo caratterizzarono in vita: nel corso una epica battaglia contro gli avventurieri che sarebbero poi stati conosciuti come "Gli Eroi di Baldur's Gate", rimasto ancora una volta da solo, circondato dai resti di centinaia di altri vampiri ridotti in cenere, continuò a difendere la sua "Signora" a oltranza, prima di venire distrutto una volta per tutte.
Dicono di Lui
- Notevole ... non so dire se alla fine io sia mai riuscito a raggiungere il suo potere, posso dire per certo che Ruther l'avrebbe battuto in duello, ne sono sempre stato convinto ... C'era qualcosa in lui che mi ricordava me, in un certo senso, un me più giovane e più devoto nelle stronzate che inculcano i triadici. Mi spiace per la sua brutta fine, non la auguro a nessuno. - Kireidos Silversword, prima della morte ...