Differenze tra le versioni di "Reclef Shezaar"
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Tre anni passarono e di Reclef si erano completamente perse le tracce, anche a Luskan, quando finalmente, una missiva logora e sporca giunse a Suzail alla madre Lavidia. Nella lettera, Reclef si scusava per il suo comportamento e l'avvisava che non sarebbe tornato tanto presto ma di non preoccuparsi. La rassicurava di star bene a Mirabar, nel nord, dove lavorava per alcuni nani della città. | Tre anni passarono e di Reclef si erano completamente perse le tracce, anche a Luskan, quando finalmente, una missiva logora e sporca giunse a Suzail alla madre Lavidia. Nella lettera, Reclef si scusava per il suo comportamento e l'avvisava che non sarebbe tornato tanto presto ma di non preoccuparsi. La rassicurava di star bene a Mirabar, nel nord, dove lavorava per alcuni nani della città. | ||
− | Altro tempo | + | Altro tempo scorse ed altre missive giunsero alla signora Shezaar. A quanto raccontava, aveva lasciato la città dei nani e si era unito ad un gruppo di marinai di Luskan con i quali aveva un''debito'', ma non accennò ad altro. |
Poi, dopo circa sei anni dalla sua partenza, Reclef bussò alla porta di casa. | Poi, dopo circa sei anni dalla sua partenza, Reclef bussò alla porta di casa. |
Versione delle 11:46, 1 set 2016
Reclef Shezaar
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Indice
Descrizione Fisica
Reclef ha poco più di 28 anni, sul metro e ottanta con un fisico palesemente addestrato alla battaglia. Volto dai tratti decisi, dove spiccano due piccoli occhi d'un azzurro intenso separati da un naso con la gobbetta. Solitamente raccoglie il fascio di capelli corvini in una rozza coda, risultando poco ordinato nonostante indossi delle vesti di ottimo pregio.
Storia
Originario di Suzail, dopo la morte del padre durante la terribile battaglia contro il "Diavolo Drago", Nalavarauthatoryl il Rosso, cadde vittima del vizio, finendo a vagare nei sobborghi del porto della città, senza meta. Una sera si imbarcò clandestino, assieme ad altra gentaglia, su una nave diretta a Waterdeep e da lì, non si seppe per mesi che fine avesse fatto. Qualcuno dei compagni di quel viaggio, di ritorno a Suzail dopo parecchio tempo, avevano raccontato alla madre (rimasta vedova e con un figlio disperso) che Reclef era stato visto l'ultima volta nei sobborghi di Luskan, ubriaco e con già una buona reputazione da testa calda.
Tre anni passarono e di Reclef si erano completamente perse le tracce, anche a Luskan, quando finalmente, una missiva logora e sporca giunse a Suzail alla madre Lavidia. Nella lettera, Reclef si scusava per il suo comportamento e l'avvisava che non sarebbe tornato tanto presto ma di non preoccuparsi. La rassicurava di star bene a Mirabar, nel nord, dove lavorava per alcuni nani della città.
Altro tempo scorse ed altre missive giunsero alla signora Shezaar. A quanto raccontava, aveva lasciato la città dei nani e si era unito ad un gruppo di marinai di Luskan con i quali aveva undebito, ma non accennò ad altro.
Poi, dopo circa sei anni dalla sua partenza, Reclef bussò alla porta di casa.
Curiosità
- Ha sempre con sé una vecchia moneta in rame, che lancia molto spesso quando ha davanti due scelte.
- Utilizza uno stile di combattimento singolare: due asce da battaglia che agita con tremenda forza e rapidità. Ad uno sguardo esperto, sembra molto simile al modo di combattere delle tribù del nord della Valle del Vento gelido, se non fosse che alla forza, Reclef utilizza parecchi spostamenti laterali e diagonali, come fosse uno schermitore.
Gesta
- Grazie alla potente Amarth, un'ascia forgiata da Xan Mekoring, ferma dalla Piazza del Re il Barone Valdemar che apparve con sembianze demoniache, seminando morte e terrore.
Attualmente...
- Entra a far parte dei Draghi Purpurei dopo una discussione con Wolfgang d'Arabel. Così, dopo lo spadaccino Harold Shezaar, varcò la soglia della caserma la Lama Reclef Shezaar del 93° battaglione dei Draghi Purpurei.
Dicono di Lui...
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