Differenze tra le versioni di "Nam Lyan"
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Nam è di natura umana, maschio, carnagione chiara, media statura, con arti corti ma possenti, una cassa toracica ampia e robusta, con larghe e imponenti spalle e pettorali molto sviluppati. Muscoli delle braccia e delle gambe sproporzionatamente ed esageratamente massicci e ben definiti. Caratteri somatici con occhi a mandorla castani, e lunghi capelli neri solitamente coperti da un cappuccio. Le mani sono possenti e segnate da cicatrici a causa delle numerose prove fisiche di allenamento che ha effettuato al monastero. | Nam è di natura umana, maschio, carnagione chiara, media statura, con arti corti ma possenti, una cassa toracica ampia e robusta, con larghe e imponenti spalle e pettorali molto sviluppati. Muscoli delle braccia e delle gambe sproporzionatamente ed esageratamente massicci e ben definiti. Caratteri somatici con occhi a mandorla castani, e lunghi capelli neri solitamente coperti da un cappuccio. Le mani sono possenti e segnate da cicatrici a causa delle numerose prove fisiche di allenamento che ha effettuato al monastero. | ||
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+ | Il personaggio ha un comportamento abbastanza raffinato, generoso ed educato,altruista e cordiale, mostra lealtà e coerenza verso il prossimo e se stesso, sa stare allo scherzo, e non dimostra attaccamento materiale. Sempre allegro e solare con chiunque ha rispetto reciproco, ma è anche mansueto, riflessivo o addirittura indifferente con chi si rivolge scortesemente, e vuole dimostrare di essere superiore. Cerca, in ogni caso, di mantenere la calma, autocontrollandosi, meditando, e impedendo così che la rabbia lo sopraggiunga e sovrasti la sua persona. Sempre sincero e corretto con chiunque, non rimane indifferente di fronte alle ingiustizie e ai soprusi, e contrasta il male sotto ogni sua forma, mettendosi a disposizione dei bisognosi, assistendoli, curandoli, e difendendoli. Dunque non abbandonerà mai colui che deciderà di aiutare, lo proteggerà fino alla fine,cercando di fare quanto più possibile entro i limiti della legalità, dell'ordine e della giustizia. Insomma una persona sulla quale si può fare piena affidabilità, ricordando anche che è particolarmente attaccata alle proprie tradizioni monastiche e religiose che gli sono state infuse dai monaci, nel tempio di"Ilmater", le quali lo hanno formato accompagnandolo e guidandolo, nella lunga e tortuosa strada che ha deciso di intraprendere e di proseguire. | ||
==Storia== | ==Storia== |
Versione delle 16:42, 9 mag 2009
Indice
Descrizione Fisica e Caratteriale
DESCRIZIONE FISICA Nam è di natura umana, maschio, carnagione chiara, media statura, con arti corti ma possenti, una cassa toracica ampia e robusta, con larghe e imponenti spalle e pettorali molto sviluppati. Muscoli delle braccia e delle gambe sproporzionatamente ed esageratamente massicci e ben definiti. Caratteri somatici con occhi a mandorla castani, e lunghi capelli neri solitamente coperti da un cappuccio. Le mani sono possenti e segnate da cicatrici a causa delle numerose prove fisiche di allenamento che ha effettuato al monastero.
DESCRIZIONE CARATTERIALE Il personaggio ha un comportamento abbastanza raffinato, generoso ed educato,altruista e cordiale, mostra lealtà e coerenza verso il prossimo e se stesso, sa stare allo scherzo, e non dimostra attaccamento materiale. Sempre allegro e solare con chiunque ha rispetto reciproco, ma è anche mansueto, riflessivo o addirittura indifferente con chi si rivolge scortesemente, e vuole dimostrare di essere superiore. Cerca, in ogni caso, di mantenere la calma, autocontrollandosi, meditando, e impedendo così che la rabbia lo sopraggiunga e sovrasti la sua persona. Sempre sincero e corretto con chiunque, non rimane indifferente di fronte alle ingiustizie e ai soprusi, e contrasta il male sotto ogni sua forma, mettendosi a disposizione dei bisognosi, assistendoli, curandoli, e difendendoli. Dunque non abbandonerà mai colui che deciderà di aiutare, lo proteggerà fino alla fine,cercando di fare quanto più possibile entro i limiti della legalità, dell'ordine e della giustizia. Insomma una persona sulla quale si può fare piena affidabilità, ricordando anche che è particolarmente attaccata alle proprie tradizioni monastiche e religiose che gli sono state infuse dai monaci, nel tempio di"Ilmater", le quali lo hanno formato accompagnandolo e guidandolo, nella lunga e tortuosa strada che ha deciso di intraprendere e di proseguire.
Storia
E notte fonda nel Faerun, un leggero vento accarezza la vegetazione, facendola oscillare dolcemente.... il canto dei grilli domina l'atmosfera suggestiva, le onde del mare accompagnano ogni splendido suono dell'ambiente notturno, infrangendosi con imponenza ai margini delle coste....
Un'atmosfera tranquilla, una sera comune come tante altre uno splendido chiaro di luna, che riflette la sua magnifica lucentezza in quel vasto specchio d'acqua, il tutto avvolto in un immenso cielo limpido e stellato. Un gatto solitario fa la sua solita passeggiata, e un cagnolino abbaia, dietro al cancello di una casa... ma in un territorio lontano dalle città, lontano da tutto questo, il lamento di un bambino appena nato sovrasta il silenzio della natura…
Abbandonato davanti ad un monastero di "Ilmater", il piccolo bebè viene trovato da un monaco, che ritornando da un viaggio nota davanti al maestoso portale del sacro edificio, una piccola cesta che contiene un bimbo,un bel maschietto. L'uomo che decide di prendersi cura del piccolo infante, è uno dei capisaldi del grande ordine monastico, potente e famoso maestro esperto in arti marziali, nonchè persona estremamente religiosa, di grande saggezza ed esperienza umana, sociale e spirituale. Il bambino cresce in armonia e serenità, circondato dall'amore dei monaci che lo accudiscono e lo riempiono di ogni attenzione. Fin dalla tenera infanzia, sembra avvicinarsi alla perfezione divina, dimostrando di avere grandi doti di lealtà, umiltà e correttezza, finalmente viene avviato alla vita monastica dal grande maestro, che lo trovò e lo adottò assieme ai fratelli del tempio. Interessato e fiero di poter apprendere il combattimento a mani nude all'interno del monastero, decide di dedicarsi allo studio e alla pratica delle arti marziali con serietà e impegno. Da questo momento il ragazzo si applica con costanza e tenacia per migliorare prima di tutto interiormente, sotto la rigida e ferrea disciplina del maestro che lo sottopone a grandi prove di meditazione e concentrazione. Il tempo passa, ed il giovane allievo inizia un vero e proprio addestramento fisico sotto la direzione del suo maestro, dandogli la possibilità così di irrobustire e temprare il proprio fisico,e di educarlo alla disciplina delle arti marziali, ovviamente senza abbandonare l'addestramento spituale e mentale. Rofforzerà il suo corpo, aumenterà la muscolatura e le forza, migliorerà l'agilità ed i riflessi, ed incrementerà tutti i suoi attributi fisici, per raggiungere un'ottima forma fisica. Inoltre si dedicherà alla pratica delle arti marziali con costanza ed impegno, cercando di incrementare il proprio bagaglio tecnico e pratico. Nonostante le prove risultino estremamente dure, riesce a superare ogni difficoltà all'interno del tempio, dimostrandosi all'altezza del percorso che ha da poco imboccato. Gli anni passano, sotto i rigidi insegnamenti del maestro che prevedendo buone speranze per il ragazzo, rimane ogni giorno di più soddisfatto ed entusiasto dei suoi notevoli progressi, e della sua spiccata maturazione spirituale. Giunge così il giorno in cui il ragazzo è pronto per addentrarsi oltre le sacre mura del tempio di "Ilmater", consapevole di aver ricevuto grandi ideali religiosi e umani, e di aver appreso le basi delle arti marziali, da uno dei più grandi maestri di Faerun, che per lui rappresenta un padre da amare e uno stile di vita da imitare. Le porte si spalancano lasciando che i raggi del sole inondino con grande imponenza l'ingresso del tempio, allietando e rendendo unica, la delicata atmosfera creatasi. Il maestro fissa lo sguardo del giovane monaco per pochi istanti, salutandolo poi, con un cenno della testa, ed il ragazzo ricambia con un lento inchino e senza esitare si avvia fuori dal monastero
Gesta
Non tutti sanno che...
Dicono di Lui...
- E' sempre tanto premuroso, premurosissimo, premuroserrimo con me, sia nei tanti pensierini che mi dona, sia nell'ascoltare tutte le mie strane storie. Uhm... *corruga le labbra pensierosa* ora che ci penso... anche lui però qualche storiella strana la racconta, eh!! Non so fra la sua del bacio rinconciliatore, o la mia del regno dei furetti morbidosi, quale sia peggio... sisi *annuisce piu' volte* Crio