Differenze tra le versioni di "Araekor Endik"
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− | Sono Araekor un giovane nato a Baldur"s Gate da Difanes moglie di Skaios Endik, paladino di Tyr . Durante la mia infanzia fui istruito secondo i dogmi di Tyr | + | Sono Araekor un giovane nato a Baldur"s Gate da Difanes moglie di Skaios Endik, paladino di Tyr . Durante la mia infanzia fui istruito secondo i dogmi di Tyr e addestrato all'uso della spada da mio padre. Fu lui a spiegarmi che la legge era al di sopra di tutto e che infrangerla voleva dire morire. |
− | Col padre | + | Col padre andavo spesso al tempio di Tyr in città proprio per approfondire e raggiungere un contatto piu intimo con la divinità. Dopo aver raggiunto un livello adeguato di esperienza mio padre decise di iniziare a portarmi con se sui campi di battaglia in vece di suo scudiero per mostrarmi quale fosse il volere del Mancino. Inizio' a farmi assaporare il campo di battaglia da vicino ed iniziai a vedere la morte in faccia, ma essa, se inflitta a quegli orribili insulti della terra, non mi faceva star male poiche' la consideravo come una purificazione del Faerun. |
− | Un giorno, durante una spedizione nell’Anauroch per distruggere delle creature tornate sul Faerun dal regno dei morti, | + | Un giorno, durante una spedizione nell’Anauroch per distruggere delle creature tornate sul Faerun dal regno dei morti, mio padre venne ferito a una spalla da uno di quegli esseri immondi. La ferita non era profonda ma un liquido iniziò a penetrare nella ferita. Quei maledetti avevano messo del veleno nelle loro armi. |
− | Tornati all’ accampamento, lontano da quel terribile luogo, i feriti erano cinque oltre a mio padre. Cercammo disperatatmente un curatore ma costui era stato richiamato in città, cosi in poche ore mio padre morì tra atroci sofferenze. Ero furioso non potevo veder morire mio padre senza onore in una misera tenda da campo. | + | Tornati all’ accampamento, lontano da quel terribile luogo, i feriti erano cinque oltre a mio padre. Cercammo disperatatmente un curatore ma costui era stato richiamato in città, cosi in poche ore mio padre morì tra atroci sofferenze. Ero furioso: non potevo veder morire mio padre senza onore in una misera tenda da campo. |
− | A quel punto la mia fede e il mio temperamento | + | A quel punto la mia fede e il mio temperamento mi spinsero a prendere, in qualche modo, il posto di mio padre nella conduzione familiare e nella difesa della città. |
− | Iniziai ad aumentare i miei allenamenti nella speranza un giorno di raggiungere il livello | + | Iniziai ad aumentare i miei allenamenti nella speranza, un giorno, di raggiungere il livello di Skaios e ad approfondii le mie conoscenze sulla divinità continuando a recarmi al tempio. Questa assidua frequentazione del tempio mi infuse nuovo vigore nello spirito e riuscii a raggiungere un contatto con la divinità tale da permettermi di avere alcuni privilegi divini rispetto ai classici guerrieri. |
− | Il Mancino, così lo chiamavano, era colui che poteva aiutarmi a sconfiggere il male che si stava diffondendo su Toril. | + | Il Mancino, così lo chiamavano, era colui che poteva aiutarmi a sconfiggere il male che si stava diffondendo su Toril. |
− | Il mio scopo è sopprimere il male che si diffonde su Toril e dare la giusta fama alla casata che, con la morte di mio padre avvenuta lontano dai campi della battaglia, non aveva ottenuto l’adeguato riconoscimento. | + | Il mio scopo è diventato da tempo quello di sopprimere il male che si diffonde su Toril e dare la giusta fama alla mia casata che, con la morte di mio padre avvenuta lontano dai campi della battaglia, non aveva ottenuto l’adeguato riconoscimento per il lavoro svolto sugli stessi. |
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Versione attuale delle 09:20, 29 gen 2010
Generalità
Nome: Araekor
Cognome: Endik
Data di Nascita: 01 Hammer 1349
Luogo di Nascita: Baldur's Gate
Razza: Umano
Capelli: Biondi Corti
Occhi: Verdi
Peso: 90 kg
Altezza: 1,90 cm
Segni particolari:
Storia
Sono Araekor un giovane nato a Baldur"s Gate da Difanes moglie di Skaios Endik, paladino di Tyr . Durante la mia infanzia fui istruito secondo i dogmi di Tyr e addestrato all'uso della spada da mio padre. Fu lui a spiegarmi che la legge era al di sopra di tutto e che infrangerla voleva dire morire. Col padre andavo spesso al tempio di Tyr in città proprio per approfondire e raggiungere un contatto piu intimo con la divinità. Dopo aver raggiunto un livello adeguato di esperienza mio padre decise di iniziare a portarmi con se sui campi di battaglia in vece di suo scudiero per mostrarmi quale fosse il volere del Mancino. Inizio' a farmi assaporare il campo di battaglia da vicino ed iniziai a vedere la morte in faccia, ma essa, se inflitta a quegli orribili insulti della terra, non mi faceva star male poiche' la consideravo come una purificazione del Faerun. Un giorno, durante una spedizione nell’Anauroch per distruggere delle creature tornate sul Faerun dal regno dei morti, mio padre venne ferito a una spalla da uno di quegli esseri immondi. La ferita non era profonda ma un liquido iniziò a penetrare nella ferita. Quei maledetti avevano messo del veleno nelle loro armi. Tornati all’ accampamento, lontano da quel terribile luogo, i feriti erano cinque oltre a mio padre. Cercammo disperatatmente un curatore ma costui era stato richiamato in città, cosi in poche ore mio padre morì tra atroci sofferenze. Ero furioso: non potevo veder morire mio padre senza onore in una misera tenda da campo. A quel punto la mia fede e il mio temperamento mi spinsero a prendere, in qualche modo, il posto di mio padre nella conduzione familiare e nella difesa della città. Iniziai ad aumentare i miei allenamenti nella speranza, un giorno, di raggiungere il livello di Skaios e ad approfondii le mie conoscenze sulla divinità continuando a recarmi al tempio. Questa assidua frequentazione del tempio mi infuse nuovo vigore nello spirito e riuscii a raggiungere un contatto con la divinità tale da permettermi di avere alcuni privilegi divini rispetto ai classici guerrieri. Il Mancino, così lo chiamavano, era colui che poteva aiutarmi a sconfiggere il male che si stava diffondendo su Toril. Il mio scopo è diventato da tempo quello di sopprimere il male che si diffonde su Toril e dare la giusta fama alla mia casata che, con la morte di mio padre avvenuta lontano dai campi della battaglia, non aveva ottenuto l’adeguato riconoscimento per il lavoro svolto sugli stessi.
Carattere
Ho un carattere deciso e fermamente convinto dei miei ideali. Difficilmente permetto all'ira di prendere il sopravvento ma l"unico momento in cui scateno tutta la mia furia è la vista di qualche bestia immonda che mi rammenta come è morto mio padre. Sono abituato a non mentire mai di fronte a qualsiasi evenienza.