Differenze tra le versioni di "Taryta Var"

Da Faerun Legends Wiki.
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Versione delle 18:26, 5 giu 2011



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Ritratto Ingrandito



Descrizione Fisica - Caratteriale

Taryta è una donna dal forte accento del Nord di 25 anni. E' alta circa 1,75 centimetri, ha capelli neri sempre lunghi e sciolti, occhi verdi e un tatuaggio sotto l'occhio sinistro rappresentante un fulmine ed un vortice. Una grande cicatrice le copre il fianco sinistro, frutto sicuramente di qualche battaglia. Veste in modo molto pratico e utilizza colori sempre piuttosto scuri.

E’ solita perdere il controllo quando le impongono le cose o la vogliono sopraffare, diventando a volte anche vendicativa. Non si tira mai indietro quando si tratta di combatte ed è una brava cavallerizza. Adora le armi, specialmente le spade che considera le “vere armi”, ed è sempre in cerca di lavoro come mercenaria. Difficilmente da confidenza alle persone, soprattutto se sono dei nobili o dei benefattori zelanti, e non ha fiducia negli uomini, ai quali difficilmente permette di fare delle avance che ottengono sempre una risposta brusca e negativa.

Per Taryta la vita è una continua guerra per la sopravvivenza, dove la debolezza porta solo alla morte. Ritiene la sua libertà superiore ad ogni altra cosa e ama mettersi alla prova in tutte le situazioni che richiedono una sfida.

Storia

Taryta nacque 25 anni fa presso una famiglia Var, una tribù dei Nar che popola le fredde terre del Narfell da generazioni. La sua gente, dedita al commercio di pellame e all’allevamento di forti destrieri, viveva in modo pacifico con le altre tribù e con gli stranieri con cui commerciava. La ragazza passò l’infanzia e l’adolescenza completamente immersa nelle consuetudini di questo popolo di guerrieri. Il padre Jord in special modo si occupò della sua istruzione ai valori Nar. Forte guerriero, che aveva già più volte difeso la sua gente dagli attacchi dei mostri che spesso minacciavano quelle fredde e sterili terre, trasmise a Taryta la fede nel Signore della Battaglia e nei suoi principi, preparandola moralmente ad affrontare tutte le lotte della vita, continua battaglia per la sopravvivenza. A 17 anni si sposò con Amuth, ma tale decisione non fu mai accettata da Taryta. Odiava infatti quella gente dedita solo allo sterminio e fortemente legata alle tradizioni, e il carattere della giovane nel villaggio Creell mutò radicalmente di anno in anno. Da gentile e bendisposta, divenne taciturna e aggressiva. Il marito infatti si rivolgeva a lei quasi come ad una schiava e i litigi divennero sempre più cruenti. Solo una cosa la legava a quell’uomo: la piccola Aska, la loro bambina. Era nata dopo diversi anni in cui Taryta si era rifiutava di dargli un figlio, e alla fine Amuth lo ottenne con la violenza. La neonata però nacque malata e dopo due anni morì. A quel punto Taryta, esasperata per la perdita della figlia e dall’odio verso il marito, decise di andarsene e in una notte senza luna trovò la libertà. Attese che Amuth andasse fuori per qualche giorno per una battuta di caccia con altri Crell e di notte scappò verso il Damara, raggiungendo dopo settimane di viaggio Heliogabalus. Qui cercò lavoro prima nelle miniere e poi si unì ad un gruppo di mercenari che dovevano ripulire dagli orchi la via verso le Valli. Sapeva come impugnare una spada e aveva voglia di mettersi alla prova. In quel gruppo conobbe diversi guerrieri tra cui una donna, Vaniria, che le insegnò i primi rudimenti pratici dell’arte della guerra. Anche lei era una seguace di Tempus e si trovarono subito in sintonia. Ritornate dalla missione si misero in viaggio insieme verso Baldur’s Gate. Durante il cammino però, Vaniria cadde per mano di un brigante. La donna così proseguì sola verso quella grande città dove aveva sentito che era possibile far fortuna e trovare buoni lavori da mercenaria. Sa infatti ormai che non appartiene più alla sua gente dopo aver lasciato il marito ed essere andata contro il volere del padre, anche se continua a riconoscersi una Var. Da ragazza spensierata e generosa quale era prima del matrimonio, pur se sempre molto cocciuta e determinata è diventata una donna pratica e scaltra, fredda con il nemico ed estremamente individualista.


Curiosità

  • All’età di 15 anni partecipò al rito di iniziazione che l’avrebbe introdotta nel mondo degli adulti, e ancora oggi ricorda quella giornata. Lo stregone del villaggio dopo aver letto per lei le interiora di un pollo le fece un tatuaggio rituale proprio sotto l’occhio sinistro, raffigurante un vortice attraversato dalla folgore, simbolo del guerriero. Tale profezia suonò strana a tutta la sua gente, perché solitamente quel tipo di tatuaggio veniva fatto ai ragazzi, ma lo stregone con la propria autorità impose la sua decisione e ancora oggi quel tatuaggio è per lei grande segno di vanto.

Gesta

Non tutti sanno che...

Dicono di Lei...

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